Anna Turina – Dondoli
Villa Contemporanea è lieta di presentare Dondoli- D’ombre, di ricordi e di accadimenti possibili, un’installazione di Anna Turina.
Comunicato stampa
Inaugurazione martedì 7 luglio 2020 dalle ore 16 alle 22 (con ingressi contingentati nel rispetto delle norme di sicurezza)
La galleria resterà aperta fino al 18 luglio con il consueto orario da martedì a sabato dalle ore 15 alle 19.
L’installazione rimarrà visibile dalla vetrina anche durante la chiusura estiva.
Villa Contemporanea è lieta di presentare Dondoli- D’ombre, di ricordi e di accadimenti possibili, un’installazione di Anna Turina.
La ricerca artistica di Turina utilizza differenti mezzi espressivi ma è proprio nella scultura che l’artista trova il suo migliore campo d’azione. Il ferro è il materiale prediletto che viene da lei forgiato in forme spesso legate al mondo dell’infanzia.
Turina racconta storie sempre nuove, talvolta ironiche, spesso sarcastiche: sono racconti che affondano le proprie radici nel suo vissuto e si trasformano in mondi immaginari possibili.
In questa occasione Villa Contemporanea è lieta di presentare nel suo spazio espositivo l’intervento scultoreo Dondoli- D’ombre, di ricordi e di accadimenti possibili.
Imponenti opere di una leggerezza assoluta, i Dondoli, evocano il mondo dell’infanzia ed è tornando bambini che riviviamo le nostre emozioni, i sogni e i nostri “altalenanti umori”.
Così descrive l’artista la genesi del suo lavoro: “Fu a seguito di una rovinosa caduta da cavallo, avvenuta all’età di 13 anni, che decisi, dopo parecchi anni, di fermare e trasformare la paura che ne conseguì in cavalli a dondolo inaccessibili, evocativi di un’infanzia e un’adolescenza curiose, agitate da emozioni fortemente contrastanti. Trovai, nel fascino del cavallo a dondolo, un misto tra ingegno e atto di cura, una forma efficace per fermare il ricordo di quelle oscillazioni umorali che si calmavano nel gioco, luogo ideale per vivere di e con immaginazione, per evadere momentaneamente, per trasformare i personali timori ed esperire i propri sogni. Tradurre il gioco, quel meraviglioso intimo atto di cura verso se stessi, in una forma scultorea semplice, pulita, lineare, è stato come trovarne la struttura essenziale in cui ogni parte bilancia, sostiene e apre ad altro. Allo stesso modo, infatti, è stato importante che rimanesse quella possibilità del movimento che si attiva solo nell’interazione e converte un semplice cavallo a dondolo, ancora una volta, in luogo per un mondo immaginario possibile”.
Anna Turina (1973), vive e lavora a Lecco.
Ha esposto sia in Italia che all’estero. Lavora prevalentemente con il ferro, senza tralasciare tuttavia altri mezzi espressivi (scultura, installazione, fotografia, pittura, disegno etc.) per creare micromondi che contengono storie talvolta sarcastiche, talvolta nostalgiche, talvolta macabre, talvolta oniriche, in cui proietta le sue riflessioni e i suoi interessi per la filosofia e la psicologia. Ogni mezzo è spesso utilizzato come contenitore di appunti di una ricerca personale strettamente connessa al proprio vissuto, agli incontri e agli accadimenti che la coinvolgono.