Annalaura di Luggo / Lucia Gangheri – Innesti
la mostra vedrà dialogare gli ultimi lavori delle due artiste napoletane, il cui operato si è sempre contraddistinto per la costante ricerca etica ed estetica, che unisce ed ha unito il proprio sentire alla realtà circostante.
Comunicato stampa
Annalaura di Luggo / Lucia Gangheri
“INNESTI”
a cura di
Rita Alessandra Fusco
Marcello Palminteri
con una presentazione di
Aldo Gerbino
Patrocinio
Comune di Bologna
Quartiere Porto-Saragozza
14 MAGGIO - 14 GIUGNO 2022
Inaugurazione
Sabato 14 maggio ore 18.30
Visite
Giovedì-Sabato:
ore 17.00- 20.00
Domenica 15 maggio apertura straordinaria in concomitanza con Arte Fiera Bologna:
ore 16.00-21.00
Altri orari previo appuntamento
MILLENIUM GALLERY (PALAZZO GNUDI)
Via Riva di Reno, 77
40121 BOLOGNA
Catalogo in mostra
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BOLOGNA. Sabato 14 maggio, alle ore 18.30, presso la Millenium Gallery di Bologna (Palazzo Gnudi, via Riva di Reno, 77), sarà inaugurata la mostra “Innesti”, di Annalaura di Luggo e Lucia Gangheri. La mostra, curata da Rita Alessandra Fusco e Marcello Palminteri, con un’introduzione di Aldo Gerbino, vedrà dialogare gli ultimi lavori delle due artiste napoletane, il cui operato si è sempre contraddistinto per la costante ricerca etica ed estetica, che unisce ed ha unito il proprio sentire alla realtà circostante. “Innesti” è un discorso a più voci, uno sguardo presente su ciò che ci appartiene: un risveglio di esistenze, dettato anche dal momento storico che stiamo vivendo, fatto di interconnessioni e collegamenti, luci ed ombre, simboliche fioriture ed introspezioni tangibili. Reminiscenze tecnologiche e natura, tecniche pittoriche e digitali sviluppano, in queste opere, condizioni poetiche di origine mediale aperte a molteplici suggestioni: le infiorescenze digitalizzate di Lucia Gangheri e le iridi che si fanno occhio della storia e del paesaggio di Annalaura di Luggo, testimoniano la cifra stilistica di due singolari artiste, il cui lavoro è regolarmente esposto in significative mostre in Italia e all’estero.
La mostra sarà visitabile fino al 14 giugno, dal giovedì al sabato dalle ore 17.00 alle ore 20.00 ed eccezionalmente domenica 15 maggio, in occasione di Arte Fiera Bologna, dalle ore alle ore 16.00 alle ore 21.00. Altri orari previo appuntamento.
NOTE BIOGRAFICHE
Annalaura di Luggo è un’artista nata a Napoli dove vive e lavora. Presente alla 58.ma Biennale di Venezia (Pad. Repubblica Dominicana - Palazzo Albrizzi-Capello) e alle Nazioni Unite di New York, il suo percorso si muove tra la ricerca multimediale e quella pittorica. Le sue opere e le sue installazioni, realizzate attraverso la fusione di tecnologia e manualità, dialogano, per complessità e varietà, con il fruitore che è protagonista dell’azione concettuale e stimolano il dialogo su questioni sociali. Ha, con destrezza ed empatia, affrontato l’incarcerazione (“Never Give Up”), le questioni ambientali ("Sea Visions / 7 punti di vista"), i diritti umani ("Human Rights Vision" per la Fondazione Kennedy di New York), la cecità ("Blind Vision" presentato alle Nazioni Unite ed al Consolato Italiano di NY) e la natura e la biodiversità ("Genesis" per la 58ma. Biennale di Venezia). Per il progetto artistico Napoli Eden, ha utilizzato l’alluminio riciclato per costruire quattro gigantesche installazioni pubbliche site-specific che hanno incoraggiato il dibattito sulla sostenibilità nella sua città: Napoli. Questo progetto ha ispirato la creazione del docufilm “Napoli Eden”, diretto da Bruno Colella che ne racconta il processo creativo. “Napoli Eden” è arrivato in Consideration per le nominations agli Oscar 2021 come miglior “Feature Documentary”. L’alluminio riciclato e la monumentalità ritornano anche in “Colloculi”, una gigantesca iride scultorea che trasmette contenuti multimediali ed immersivi, presentata in anteprima presso la Fondazione Banco Napoli del capoluogo campano e il cui precesso creativo è il focus del documentario “We Arte Art”, diretto dalla stessa artista, la cui narrazione oscilla tra video arte e cinema sperimentale. Vasta la sua bibliografia, con interventi dei maggiori critici d’arte e personalità internazionali del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui Paul Laster, Stephen Knudsen, Rajsa Clavijo, Timothy Hardfield, Paco Barragan, Stefano Biolchini, Hap Erstein, Francesco Gallo Mazzeo, Gabriele Perretta, Vincenzo Trione, Andrea Viliani. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Ha realizzato installazioni permanenti (Museo dell’Istituto P. Colosimo di Napoli, Museo del Carcere di Nisida), temporanee ed interattive (Nazioni Unite, New York; Art Basel/Scope New York, Basel & Miami; MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Fondazione Banco Napoli, Salone Nautico Internazionale di Genova; Torino Artissima/The Others Fair) volte a modificare la percezione dello spazio e le coordinate visive del reale.
Lucia Gangheri, diplomata all’Accademia di Belle Arti, vive ed opera a Napoli. Sulla scena artistica da circa un trentennio, la sua poetica affronta le direttrici di un’arte volta all’integrazione della pittura con la fotografia, il video, la musica, la scultura, che l’ha condotta attraverso un percorso artistico particolarmente differenziato e stimolante. Circuiti e Trasparenze, una mostra presso la Galleria il Diagramma di Napoli, segna il suo esordio, nel 1983. Dal 1984 al 1986 ha collaborato come art consultant per il quindicinale Città&Città “Teoria e pratica di una nova Cultura”; nel 1984 ha coordinato l’allestimento della rassegna Città Senza Confine - Repertori della Cultura Attuale (a cura di Gabriele Perretta) e, dal 1985 a 1988, gli allestimenti di mostre fotografiche per lo spazio Ricerca Aperta. Artista eclettica, la Gangheri mostra i suoi stati d’animo attraverso i diversi supporti che diventano parte integrante del suo linguaggio: visionario e intimista sulle tele; idealizzante e vigoroso quando adopera la fotografia - su cui spesso interviene. A Napoli ha esposto personali e collettive in numerose sedi pubbliche e private come l’Istituto di Cultura Francese Grenoble, il MANN, Museo Archeologico Nazionale, il PAN-Palazzo delle Arti, la Galleria Mediterranea, la Casina Vanvitelliana del Fusaro, la Galleria Franco Riccardo e l’AR Project - Art Gallery. Ha inoltre esposto a Torino, Milano, Venezia, Firenze, Roma e New York. Segnalata da Enrico Baj e Gillo Dorfles negli stage di Pittura e Scultura “Questioni delle Arti” tenuti ad Anacapri nel 1982; nel 2017 è invitata da Philippe Daverio alla mostra 13x17 (Catalogo Rizzoli). Sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche (Galleria d’Arte Contemporanea e Musei Civici di Chieti; Istituto dei Tumori, Milano; Museo Nori dei Nobili, Ripe, Ancona). Del suo lavoro hanno scritto, tra gli altri: Fulvio Abbate, Alberto Abruzzese, Paolo Balmas, Simona Barucco, Giorgio Bonomi, Ela Caroli, Luigi Castellano (LuCa), Vitaliano Corbi, Edoardo Di Mauro, Giacinto Di Pietrantonio, Arcangelo Izzo, Antonella Marino, Filiberto Menna, Antonio Orselli, Gabriele Perretta. Scritti e notizie sulla sua attività sono apparsi sulle più importanti riviste di settore: Flash Art, Juliet, Le Arti, etc. E’ presente nell’Atlante dell’Arte Contemporanea in Campania 1966-2016 a cura di Vincenzo Trione, Edizioni Electa.