Annamaria Natale – I Viaggi Straordinari
L’arte del viaggio, tra scoperta, memoria e trasformazione, è il tema centrale della mostra I viaggi straordinari di Annamaria Natale.
Comunicato stampa
La galleria YAG/garage presenta la prima mostra del 2025, I viaggi straordinari, una
personale di Annamaria Natale a cura di Ivan D’Alberto.
L’arte del viaggio, tra scoperta, memoria e trasformazione, è il tema centrale della mostra I
viaggi straordinari di Annamaria Natale. Il titolo della mostra è ispirato a Un capitano di
quindici anni di Jannis Kounellis e racconta un percorso di ricerca interiore ed esistenziale,
attraverso il quale l’artista riflette sul significato del viaggio come metafora della vita.
L’artista campana torna in Abruzzo con una serie di opere che intrecciano mito e letteratura,
richiamando l’epico viaggio di Odisseo. Il suo nóστος (ritorno) rappresenta un ritorno alle
origini, alla coscienza, alla totalità dell’essere umano, oltre che ad un ritorno fisico in terra
abruzzese. Ogni opera esposta racconta una tappa di questa esplorazione, mettendo in
dialogo il passato e il presente, la memoria e l’esperienza vissuta. Attraverso un linguaggio
artistico personale e coinvolgente, Annamaria Natale condivide con il pubblico il suo viaggio,
fatto di emozioni, ricordi e nuovi orizzonti.
Le sue opere invitano lo spettatore a riflettere sul senso del viaggio, inteso non solo come
movimento fisico ma anche come crescita interiore. Questa mostra è un’occasione unica per
scoprire il percorso artistico e umano dell’artista, che racconta con sensibilità e profondità il
suo cammino, tra esperienze personali e richiami universali.
Biografia Annamaria Natale
Annamaria Natale nasce a Caserta nel 1983. Si diploma in Pittura nel 2006 e in Arti Visive e discipline
dello spettacolo nel 2009. Nel 2021 conclude il suo percorso specialistico diplomandosi in Scultura
presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Gli inchiostri, la carta, i pigmenti e la resina sono elementi
imprescindibili nella sua ricerca pittorica attraverso la quale, l’artista insegue un equilibrio che risulta
essere perennemente precario. Crea aree cosmiche, irraggiungibili, esplosioni di colori che mutano
nello spazio dando vita a dei non luoghi dove lo spettatore può perdersi o ritrovarsi. La ricerca
scultorea oltre agli elementi di base presenti in pittura, si arricchisce di materiali naturali come marmo,
pietre e legno che, dialogando tra loro, danno vita ad opere talvolta pesanti come rocce, talvolta
fluttuanti come un fuscello
