Annamaria Suppa – Wormhole
Viaggio nella memoria di Annamaria Suppa.
Comunicato stampa
Venerdì 13 novembre 2015, alle ore 19.00, presso la Galleria SPAZIOSEI di Monopoli, alla presenza della critica d’arte Lucia ANELLI, sarà inaugurata la mostra “WORMHOLE” viaggio nella memoria di Annamaria SUPPA, a cura di Mina TARANTINO.
Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bari, Annamaria SUPPA vive e lavora tra Bari, Roma e New York. Già docente di Disegno, Storia dell’Arte e Tecnologia del Disegno, dagli anni 80 la sua attività artistica si concentra tra collettive e personali in campo nazionale ed internazionale.
Nel 2006 dona alla Città di Bari una scultura commemorativa in bronzo Parco Punta Perotti (m. 5).
Nel 2013 presenta a New York la personale “Federico on My Mind”, omaggio a Federico Fellini, presso Italian Trade Commission, patrocinato da Italian Cultural Institute New York, ed in anteprima, con la collaborazione del BIFEST (Festival del Film) a Bari.
Attratto dal titolo della mostra, scrive in catalogo il fisico Roberto Bellotti: «ho sperimentato, in anteprima, le suggestioni e le emozioni che il lavoro di Annamaria Suppa può suscitare non in un critico d’arte, ma in un semplice fruitore appassionato non solo di arte ma anche di scienza.
Spazio e Tempo, Materia ed Energia.
La Fisica ci ha svelato ormai da circa un secolo che non è possibile scindere lo Spazio dal Tempo e che lo scorrere di quest’ultimo è influenzato dalla velocità del moto dei corpi.
Analogamente Materia ed Energia intimamente connesse, potendosi trasformare l’una nell’altra e viceversa, come recita la celebre formula di Einstein: Energia = massa per velocità della luce al quadrato.
Gli scenari da fantascienza, ma più reali della realtà – i buchi neri, l’antimateria, i viaggi nel tempo e gli universi paralleli – non sono che le logiche conseguenze del legame tra entità ritenute erroneamente come separate ed indipendenti nel mondo della Fisica Newtoniana.
Con le sue opere Annamaria Suppa sembra parafrasare lo scrittore Anthony Burgess che nel 1971 faceva dire ad Alex, protagonista di A Clockwork Orange “E d’un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all’ispirazione”.
L’artista trasforma la sua ispirazione e il suo talento in un’arte che trasmette in modo immediato ma profondo il legame tra idee, sensazioni e pensieri che la percezione immediata del reale mantiene rigorosamente separati. Legno, metallo, specchi e colori trasmettono, senza soluzione di continuità, passato e presente, memoria e futuro, riposo ed energia, sorrisi e raccoglimento.
Come scienziato mi sono stupito della immediatezza con cui si può comprendere questo legame profondo e la possibilità di leggere la Natura non solo attraverso le equazioni della Fisica ma anche attraverso il linguaggio dell’Arte».