Annamaria Targher – Dopo Bodegòn
Nel Centro Civico trovano collocazione Bodegòn. Due corpi in putrefazione e un ciclo di tele che contrassegnano la sua ultima produzione, ispirata alle ninfee.
Comunicato stampa
Nel paese “dipinto” di Guardia di Folgaria si celebra l’opera dell’artista trentina Annamaria Targher.
Nel Centro Civico trovano collocazione Bodegòn. Due corpi in putrefazione e un ciclo di tele che contrassegnano la sua ultima produzione, ispirata alle ninfee.
L’esposizione esplicita un tentativo di riannodare l’opera storica e particolarmente cara all’autrice, Bodegòn, alla recente sperimentazione, avviata nel 2010.
Nell’iter creativo di Annamaria Targher, Bodegòn coincide con il simbolico inizio di un meditato processo di costruzione della forma che, sotto i colpi di un’energica pennellata, prima giace sul limen della leggibilità e poi si disvela, a partire da Ninfee IV.
Bodegòn. Due corpi in putrefazione, 1998 è stato recentemente pubblicato, per i tipi di Bollati Boringhieri, in La più vuota delle immagini, di Giorgio Pigafetta: “come l'intuizione artistica ha saputo esprimere il vuoto privo di immagini della morte” e precedentemente esposto, nell’ambito del prestigioso Premio di Pittura Città di Lissone, presso la Galleria Civica di Lissone e presso la Stadtgemeinde di Badvӧslau.