Annamaria Targher – Sotto torchio

Informazioni Evento

Luogo
IL TORCHIO
via san Martino e Solferino 29 35122 , Padova, Italia
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Date
Dal al

lun. – ven.: 18.00 – 24.00; sab.: 11.00 – 24.00; dom.: 18.00 – 24.00

Vernissage
22/05/2013
Artisti
Annamaria Targher
Generi
arte contemporanea, personale

Sotto torchio sono le Capre e la loro identità in continuo mutare e divenire: Capra Infuocata è sottoposta a degli autentici raggi X ed è, quindi, la sua sostanza più intima a venire scandagliata a tal punto da sembrare prossima a prendere fuoco, incendiarsi.

Comunicato stampa

Sotto torchio sono le Capre (qui, proposte in una selezione) e la loro identità, in continuo mutare e divenire: Capra Infuocata (la prima della serie) è sottoposta a degli autentici raggi X ed è, quindi, la sua sostanza più intima a venire scandagliata a tal punto da sembrare prossima a prendere fuoco, incendiarsi. Considerate dall’artista Annamaria Targher il proprio alter ego, le Capre si muovono sempre sul filo dell’ironia e della critica mordace senza temere, al contempo, di essere sottoposte ad una lettura personalissima da parte dello spettatore che può ancorarsi ai luccicanti dettagli delle opere per costruire/ri –costruire anch’egli, rinnovandola, la propria identità.
Annamaria Targher nasce a Trento nel ‘74 e, attualmente, vive tra il Trentino e il Veneto. Diplomata a pieni voti all’Accademia di Belle Arti e laureata in Scienze dei Beni Culturali, ha esordito con una pittura ad olio di matrice astratto - espressionista e condotta su grandi dimensioni. Negli ultimi anni, ha affiancato un tipo di lavoro meno lirico e incentrato maggiormente sul dato quotidiano, anche se condotto secondo personalissime interpretazioni e tecniche: dall’uso insistito del collage, al pastello grasso, fino all’impiego di stoffe e della cucitura manuale (paradigmatico, a questo proposito, il ciclo delle Capre). Una muliebre ricerca tecnica tesa a trasporre e inglobare il mondo in un universo intimista (al contempo, però, estremamente ironico e spavaldo) e per tentare (per il tramite del ricamo “sconnesso” della tela) di superare il limite bidimensionale del supporto. In questa direzione, infatti, sta realizzando installazioni ambientali, assemblaggi e opere scultoree in ceramica.