Annie Ratti – Oggetti Funzionali
Zoo Zone Art Forum inaugurerà la mostra intitolata Oggetti Funzionali, il nuovo intervento site-specific dell’artista Annie Ratti che trasformerà lo spazio in un laboratorio sperimentale votato alla ricerca tramite oggetti che traducono un processo naturale in artefatto.
Comunicato stampa
Il prossimo 29 settembre Zoo Zone Art Forum inaugurerà la mostra intitolata Oggetti Funzionali, il nuovo intervento site-specific dell’artista Annie Ratti che trasformerà lo spazio in un laboratorio sperimentale votato alla ricerca tramite oggetti che traducono un processo naturale in artefatto.
Da alcuni anni il lavoro dell’artista si rivolge e si ispira a teorie e invenzioni di scienziati ritenuti marginali in quanto marginalizzati, ovvero considerati portatori di un sapere infondato e destabilizzante, in contraddizione con il pensiero positivista appartenente alla scienza istituzionale e interposto agli interessi che gravitano nel mondo.
A partire dalla propria visione artistica, Annie Ratti ha ripreso le teorie di Viktor Schauberger
, uno scienziato austriaco dell’inizio del secolo scorso, e le scoperte di Mazaru Emoto, un ricercatore giapponese che ha dimostrato in maniera empirica quanto l’acqua abbia una memoria e sia in grado di reagire positivamente o negativamente all’ambiente in cui si trova, ha creato un distributore d’acqua, una sorta di alambicco per purificare l’acqua e riportarla al suo stato naturale, di materiale vivente. L’interazione tra l’elemento naturale e il processo artistico è stato sviluppato da Annie Ratti anche attraverso la coltivazione – e successiva esposizione – nel proprio studio di una particolare specie di funghi, lo psilocybin, un fungo allucinogeno con proprietà terapeutiche e considerato illegale.
Per la mostra presso Zoo Zone art Forum viene preso in considerazione un aspetto dell’indagine scientifica che si potrebbe chiamare ‘deviante’ o marginale alla scienza convenzionale e vuole proporre una serie di elementi che cancellano la distinzione tra natura e artificio, implementando le teorie di Wilhelm Reich, nell’uso dei materiali e nel ricercare ipotetiche funzioni ambientali e curative.
Questi elementi tratti dalle invenzioni di Wilhelm Reich, Pierluigi Ighina e George Lakhovsky, considerati nel loro insieme e presentati a Zoo Zone Art Forum, costituiscono un corpus di pratiche condotte dalla ricerca artistica che invitano il pubblico a considerare il lavoro di questi ricercatori, medici e scienziati come una base produttiva per ripensare il modo in cui abitare il mondo.