Anonime tracce

Informazioni Evento

Luogo
FOTOTECA SIRACUSANA
Largo Empedocle, 9 , Siracusa,
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lunedì chiuso.

Vernissage
27/11/2015

ore 18,30

Biglietti

ingresso libero

Generi
documentaria, fotografia

In mostra una serie di 20 diapositive stereoscopiche in bianco e nero scattate da uno sconosciuto fotografo belga e recuperate da Fototeca Siracusana dopo circa ottant’anni.

Comunicato stampa

Si inaugura venerdì 27 novembre nei locali di Fototeca Siracusana in piazza San Giuseppe, 3 a Siracusa la mostra di fotografia d’epoca “ANONIME TRACCE”, una serie di 20 diapositive stereoscopiche in bianco e nero scattate da uno sconosciuto fotografo belga e recuperate da Fototeca Siracusana dopo circa ottant’anni.
Anni ‘30 del XX secolo. Una nave misteriosa tocca i porti della Sicilia per altrettanto misteriosi motivi. Forse commerciali, forse solo di piacere. A bordo, un passeggero sconosciuto (o forse anche un membro dell’equipaggio) con la passione per la fotografia, scatta foto ricordo in formato stereoscopico, scorci di una Sicilia ancora antica, ricca di meraviglie della storia e di paesaggi incantevoli e intatti. Sono fotografie riprese al volo, in quel poco tempo che un viaggiatore di mare ha per vedere e visitare prima di reimbarcarsi alla volta di un altro porto.
Palermo, Agrigento, Siracusa e Giarre. Il tempo di scattare una ventina di lastrine stereoscopiche invertibili (bianco e nero), nell’intento di comporre una sintesi felice per descrivere un Isola e le sue città, i monumenti e la sua gente.
Sono queste le immagini in mostra giunte sino a noi solo per fortunata combinazione, dopo essere appartenute per ben ottant’anni ai ricordi di quel misterioso viaggiatore forse belga perché è dal Belgio che provengono i reperti.
Le 20 stereoscopie presenti in mostra sono state riprodotte in stampe comuni, per una normale visione. Sono state realizzate infatti altrettante copie dei positivi originali (lastrine di vetro formato 6 x 13 cm) originariamente destinati invece ad essere osservati attraverso l’uso di un visore stereoscopico per la visione tridimensionale del soggetto ripreso. Un effetto oggi chiamato 3D che storicamente risale alle origini delle fotografia, addirittura ancor prima della scoperta del media, applicando il principio della doppia visione su semplici disegni.
I visitatori della mostra potranno osservare le immagini nella loro originale tridimensionalità attraverso gli “anaglifi” realizzati da Fototeca Siracusana, mediante l’uso di appositi occhialini “rosso/ciano” messi a disposizione del pubblico, che restituiscono l’originale e coinvolgente visione tridimensionale dei diversi soggetti.