Antò – Antonia Campi / Antonella Ravagli (2011/2015)

Informazioni Evento

Luogo
MIDEC - MUSEO INTERNAZIONALE DESIGN CERAMICO
Lungolago Perabò 5, Laveno-Mombello, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
25/06/2016

ore 17.30

Artisti
Antonia Campi, Antonella Ravagli
Curatori
Anty Pansera
Generi
arti decorative e industriali

La mostra Antò mette infatti in scena l’attività degli ultimi cinque anni di Antonia Campi e Antonella Ravagli, dal 2011, dunque, al 2015.

Comunicato stampa

Torna sui luoghi che hanno visto non solo la sua attività, ma soprattutto i suoi successi all’interno della SCI, la Società Ceramica Italiana di Laveno, Antonia Campi che, tra il resto, ha firmato il progetto del primo allestimento museale di Palazzo Perabò, sede del Museo.
Così, ecco la più recente attività della “storica” ceramista (classe 1921, Compasso d’Oro alla carriera 2011) nei luoghi che tanto ha amato, frequentato e contribuito a far crescere e conoscere.
La mostra Antò mette infatti in scena l’attività degli ultimi cinque anni di Antonia Campi e Antonella Ravagli, dal 2011, dunque, al 2015.

L’acronimo Antò si deve proprio ad Antonia (Neto per gli amici) Campi e sigilla l’incontro, il confronto e il lavoro tra l’artista/designer valtellinese (ma di fatto “cittadina” di Laveno per decenni) con Antonella Ravagli, ceramista faentina (classe 1963). Le iniziali dei loro due nomi sanciscono un’articolata serie di progetti/realizzazioni “a quattro mani” che caratterizzano il loro percorso ormai da un quinquennio. E allora, la maquette del grande “pannello” realizzato per Montecitorio, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia (occasione che ha dato luogo all’incontro Campi/Ravagli).
In mostra sono esposti “Medaglioni”, “libri”, “quadri tappeto”, “fiori”, “centro tavola”, le “sculture da viaggio”(realizzate in materiale ceramico avanzato). Alcuni di questi pezzi sono, ad oggi, realizzati in piccole serie o ancora a livello di prototipo, ma tutti sono stati pensati per essere riprodotti. A completare il panorama i “totem” (realizzati per la monografia dedicata a Campi dalla sua città natale, Sondrio) e le “colonne”, progettate e realizzate sempre nel laboratorio al Mulino dell’Isola di Faenza per l’ultima edizione del Premio Faenza.

Proprio per documentare questa fruttuosa collaborazione, l’associazione freemocco, editore in Deruta, ha dedicato anche un libro alle due ceramiste e realizzato un video. Di questo una versione è riprodotta nella “lingua dei segni” affinché i diversamente abili dal punto di vista uditivo possano meglio comprendere, e godere, il lavoro delle due ceramiste.

Nel libro, il testo critico di Anty Pansera, nonché le testimonianze su questa esperienza di Antonia Campi e di Antonella Ravagli, sono illustrati da disegni, maquettes, still life e da un articolato, curioso, apparato di immagini scattato durante i lavori di Antò soprattutto al Mulino dell’Isola di Faenza. A completare la documentazione, le biografie delle due ceramiste (con immagini icona del loro lavoro) e di Antò.