Antò – Quando il design sposa l’arte
Antò: quando il design sposa l’arte, un omaggio a due donne della ceramica che inaugura proprio nella Giornata Internazionale della Donna.
Comunicato stampa
La Galleria Fatto ad Arte presenta la mostra Antò: quando il design sposa l’arte, un omaggio a due donne della ceramica che inaugura proprio l’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna.
Antò è l’acronimo di ANTOnia ‘Neto’ Campi e ANTOnella Ravagli, designer/ceramista classe 1921 (Compasso d’Oro alla Carriera nel 2011) e pioniera nella cultura del progetto la prima, artista/ceramista classe 1963 la seconda. Un sodalizio nato nel 2011, tra due personalità creative apparentemente distanti tra loro, ma con un DNA comune – la ceramica – che ha visto nascere e sviluppare una forte e prolifica empatia progettuale e produttiva. Un linguaggio comune che modula e fonde alla perfezione da un lato il senso della composizione e dell’armonia e la propensione verso l’oggettistica della Campi e dall’altro la matericità e il grande formato proprio dell’energia artistica della Ravagli.
La produzione di Antò s’inserisce dunque perfettamente nel percorso di valorizzazione dell’artigianato artistico italiano che la Galleria Fatto ad Arte porta avanti da più di vent’anni e che dal 2016 ha spostato la sua attività da Monza a Milano.
Nel percorso della galleria è evidente la ricerca costante di temi che indagano il rapporto tra arte, design e artigianato e la mostra Antò: quando il design sposa l’arte, rappresenta l’occasione per approfondire il concetto delle collaborazioni artistiche.
Nei numerosi esempi di collaborazioni designer-artigiano, nella maggior parte dei casi il rapporto si risolve sempre e comunque a favore del designer, a cui si riconosce l’incipit innovativo del prodotto. Diverso valore assume invece il contributo designer-artista, esperienza meno inflazionata, che mette a confronto due maestranze dello stesso calibro i cui modi di avvicinarsi all’opera sono diametralmente opposti.
Ed è questo proprio il caso di Antò, un duo che è riuscito a creare – rigorosamente a quattro mani – un’articolata serie di progetti/realizzazioni definendo un proprio linguaggio, frutto del confronto e dell’incontro tra due esperienze professionali ed espressive differenti, ma che hanno generato una nuova grammatica e sintassi.
In più di cinque anni molte opere sono state realizzate: dalla piccola serie, alla maquette fino al pezzo unico. In mostra varie testimonianze: dai primi Medaglioni, tondi modellati con le particolari argille della Ravagli e decorati con i ‘segni’ della Campi; la serie dei Libri, di differenti dimensioni, progettati da quest’ultima con le lettere intagliate dell’altra; i Quadri/tappeto veri e propri quadri materici in cui la terracotta si mescola al gesso dando vita campiture cromatiche irregolari e astratte; i Fiori pensati sia come opere d’arte a formare una installazione sia centri tavola e vasi; la Scultura da viaggio in serie numerata e infine le Colonne sistema modulare autoportante, che può comporre sculture di grande formato e quindi opere d’arte, ma anche creare una soluzione d’arredo decorativo e funzionale.