Antonella Nardi / Giuliana Silvestrini – Oltre i libri
Antonella Nardi e Giuliana Silvestrini tra i vincitori di “Oltre i libri – l’arte del presente incontra i libri del passato”.
Comunicato stampa
Antonella Nardi e Giuliana Silvestrini sono tra i vincitori, rispettivamente per la sezione pittura con Scritture infinite e mappature nascoste e per la sezione video con Amare dolcezze, della seconda edizione di “Oltre i libri – l’arte del presente incontra i libri del passato”, rassegna culturale promossa dalla Biblioteca Angelica di Roma.
La giuria, composta da Gianni Dessì artista, Isabella de Stefano curatrice e ideatrice “Oltre i libri”, Jas Gawronski giornalista, Francesca Barbi Marinetti direttrice e fondatrice D.d'Arte, Federico Mollicone coordinatore Comitato Carnevale Romano e Girandola di Castel Sant'Angelo, Fiammetta Terlizzi direttrice Biblioteca Angelica e Shara Wasserman direttrice Gallery of Temple University Rome, ha selezionato e reso noti i nomi dei ventotto artisti che il 26 maggio 2016 alle ore 18.30 esporranno le loro opere all’interno della Galleria della Biblioteca Angelica in una mostra personale. Seguirà la cerimonia di premiazione alla presenza degli artisti e dei componenti della giuria.
Il concorso “Oltre i libri” è nato con “la finalità di mettere in correlazione fra loro il medium libro con gli altri medium contemporanei, offrendo agli artisti la libertà di esprimere, attraverso le loro opere, la continuità nel tempo fra i diversi elementi culturali. La volontà della rassegna è quella di fissare in uno scatto, in un dipinto o in video il legame indissolubile fra il concetto di libro e le sue derivazione artistiche in un unicum espressivo.” (Isabella di Stefano)
“Scritture infinite e mappature nascoste” (tecnica mista su carta intelata - 180 x 90 cm) di Antonella Nardi: l'intento è indagare le memorie naturali attraverso la materia e le sue metamorfosi e scorgere frammenti di comprensione dell'essere. Le carte, il carbone, gli inchiostri, i pigmenti, lo studio dei processi, la piegatura delle carte, i trattamenti chiaroscurali, le pigmentazioni fluide e poi il gesto. Un lavoro su carta rifoderato su tela, che, ripiegata, forma un semplificato schema reticolare nel quale si registrano quelle che potremmo definire “topografie interiori”. La mano si adopera a tracciare e a colmare di scritture infinite le mappature possibili di articolati percorsi.
“Amare dolcezze” (2014) di Giuliana Silvestrini: il tema è lo sguardo attento a quei gesti consapevoli/inconsapevoli che facciamo quando siamo in un contesto di tensione e/o difficoltà o comunque nell’interazione con gli altri esseri umani. La stessa difficoltà del bambino che sta imparando a leggere, che evoca in noi momenti di piacere e di dolore nel vedere affrontare i primi passi verso la conoscenza. L’intensità dei gesti e dei movimenti è accentuata da una visione ravvicinata della telecamera sui particolari del corpo, che focalizza l’intenzione introspettiva dell’artista e la sua ricerca sui temi dell’identità e relazione con l’altro.
In copertina: Antonella Nardi, Scritture infinite e mappature nascoste, particolare.
Antonella Nardi è nata nel 1973 a Roma. Ha studiato arti grafiche presso l’IPSIA Castaldi e tecniche pittoriche presso la “Scuola di Arti Ornamentali” di Roma. Specializzata in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, ha frequentato la Scuola di Gianfranco Notargiacomo. Ha partecipato a numerose mostre collettive e residenze d’arte tra le quali: Romance 2 Gallery of art Temple University Roma, collettiva a cura di Tiziana Musi; “Art for WWF”, Museo Fondazione Luciana Matalon Milano, asta a cura di Alessandro Paolo Mantovani; Affordable Art Fair Roma, Progetto AOP, MACRO “La Pelanda” a cura di Guido D’Angelo; “Artisti Emergenti per l’ambiente”, Auditorium Parco della Musica Roma, collettiva a cura di IERAN.
Giuliana Silvestrini, laureata in Pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma, si esprime in pittura in modo “informale”; nelle sculture/installazioni, in dialogo con la pittura, si ritrovano tracce del tempo, storie minime, memorie, identità. Attenta al "recupero", utilizza abiti usati, reti da pesca in disuso, pentole vecchie e frantumi di pane secco. Attualmente utilizza differenti media, dai video alle elaborazioni sonore, in un'arte neo-concettuale, che in una dimensione spazio/temporale tende al principio fondante di "opera aperta". Ha partecipato a mostre nazionali ed internazionali.