Antoni Tapies – Nocturn matinal
La Galleria Guastalla Centro Arte di Marco e Laura Guastalla rende omaggio al grande artista catalano Antoni Tapies, scomparso il 6 febbraio a Barcellona, con una mostra dal titolo “Nocturn matinal” di opere originali su carta tra cui acquaforti e litografie ritoccate a mano dall’artista.
Comunicato stampa
La Galleria Guastalla Centro Arte di Marco e Laura Guastalla rende omaggio al grande artista catalano Antoni Tapies, scomparso il 6 febbraio a Barcellona, con una mostra dal titolo “Nocturn matinal” di opere originali su carta tra cui acquaforti e litografie ritoccate a mano dall’artista.
Figura chiave dell'informale internazionale, nell'ambito di questa corrente Tàpies ha svolto il ruolo di tramite tra la cultura surrealista dei suoi inizi, a contatto con Mirò e Picasso, e le successive esperienze oggettuali, che hanno anticipato le sperimentazioni dell'Arte povera. I suoi dipinti, le sue sculture, le opere grafiche hanno infatti segnato uno spartiacque tra le generazioni storiche dell'arte e le neoavanguardie.
La caratteristica dominante del suo lavoro è l’impiego dei materiali, che conferiscono spessore alle opere, che in genere sono non figurative, dalle tinte spente e monotone ma di grande intensità, derivante proprio dalla qualità sculturale della superficie. Sulla superficie interviene con segni, sgraffiature e graffiti creando un effetto simile a quello dei muri scrostati, ricchi di avvenimenti, vicende; talora su queste superfici traccia segni, simboli, lettere.
Se la presenza di simbologie potrebbe richiamare una concezione di tipo spirituale, l’artista invece si autodefinisce un realista, muovendosi su un livello oggettivo.
La mostra prende in esame in particolare un aspetto della produzione artistica di Tapies, quella dell’opera grafica, che grande importanza ha rivestito nell’ambito del suo lavoro, offrendo una selezione di opere di intensa qualità: saranno esposte in mostra circa 20 opere tra acquaforti, litografie, gauffrages, in alcune di queste, l’artista è intervenuto manualmente con acquarello e tempera modificando l’opera iniziale. Le opere appartengono a due cartelle, che Tapies ha realizzato negli anni ’70 una dal titolo “Nocturn matinal” e l’altra dal titolo “Clau del foc”, e sono pubblicate sul Catalogo ragionato edito dalla prestigiosa casa editrice svizzera ErKer.
L’obiettivo è quello di indagare attraverso questa collezione un aspetto, dell’opera di uno dei maggiori protagonisti dell’arte europea del xx secolo.
Breve Biografia:
Antoni Tàpies nasce il 13 dicembre 1923 a Barcellona da Josep Tàpies i Mestres, avvocato, e da Maria Puig i Guerra, la cui famiglia di bibliotecari e nazionalisti catalani è profondamente radicata nella vita sociale. Antoni trascorre l’infanzia in un clima culturalmente aperto e tollerante. Nel 1936, durante la guerra civile spagnola, compie gli studi al liceo Práctico di Barcellona e lavora alcuni mesi per il Governo autonomo catalano del quale il padre è consulente legale. Si avvicina al disegno e alla pittura.
Tra il 1943 e il 1946 segue lezioni di diritto all'Università di Barcellona.
Già manifesta interesse per la pratica artistica. Così nel 1944 si iscrive anche all'Accademia Valls, che frequenta soltanto per qualche mese.
Nel 1948 conosce Joan Miró.
È tra i fondatori della rivista e del gruppo "Dau al Set" (La settima faccia del dado), di impronta neo-dadaista. Il suo interesse si rivolge al surrealismo e alla psicanalisi.
Nel 1950 tiene la prima personale alla Galeria Layetanas di Barcellona e trascorre qualche mese a Parigi.
Nei primi anni '50 la pittura di Antoni Tàpies si volge verso l'informale.
Nel 1951 incontra Pablo Picasso. L'anno successivo realizza le prime opere astratte. Partecipa alla Biennale di Venezia, dove sarà presente anche nel 1954, 1958, 1993.
Nel 1953 riceve un premio alla Biennale di Saõ Paulo. Effettua un viaggio in Italia e comincia a interessarsi alle religioni orientali, all'esistenzialismo e alla filosofia marxista.
Tra la fine degli anni '50 e quella degli anni '60 si colloca una lunga serie di importanti mostre. Nel 1959 Tàpies partecipa per la prima volta alla Documenta di Kassel. L'anno successivo presenta le sue opere al Museu de Arte di Bilbao. Nel 1962 espone al Kestner Gesellschaft di Hannover, al Guggenheim di New York e al Kunsthaus di Zurigo. Nel 1964 è ancora a Kassel, nel 1965 a Londra (Insitute of Contemporary Arts), nel 1967 a San Gallo (Kunstmuseum), nel 1968 a Vienna (Museum des XXº Jahrhunderts), Amburgo e Colonia (Kunstverein).
La sua attività comprende anche importanti opere d'arte in spazi pubblici. Tra le altre, nel 1963 realizza la grande pittura murale della Biblioteca della Handels-Hochschule di San Gallo.Nel 1970 Antoni Tàpies si ritrova a Montserrat con Miró, che da sempre lo sostiene e incoraggia. Qui realizza le prime sculture.
Nel 1973 Parigi gli rende omaggio con una retrospettiva al Musée d'Art Moderne.
Nel 1977 espone all'Albright-Knox Art Gallery di Buffalo. Nel 1980 è la volta del Museo Español de Arte Contemporaneo di Madrid e dello Stedelijk Museum di Amsterdam.
Nel 1981 Tàpies riceve altri premi e onorificenze: la medaglia d'oro per le Belle Arti da re Juan Carlos I e la Laurea honoris causa del Royal College of Art di Londra.
Nel 1984 inizia a lavorare al progetto della Fundació Antoni Tàpies di Barcellona. Il sogno è finalmente coronato nel 1990, con l'inaugurazione ufficiale.
Nel corso degli anni '90 Tàpies riceve importanti riconoscimenti anche dal Governo francese e dall'Associazione Giapponese per le Arti. Nel 1993 vince il premio per la pittura alla Biennale di Venezia.Il 1996 è caratterizzato da una serie di retrospettive allestite in varie città del Giappone. Nel 1997 partecipa al convegno di intellettuali sull’intolleranza,organizzato a Parigi dall’Académie Universelle de Culture, con un intervento intitolato L’arte tra dispotismo e anarchia. A fine maggio il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta una mostra retrospettiva del suo lavoro. Nel marzo del 1998 la Fundació Antoni Tàpies inaugura la rassegna “Antoni Tàpies. El tatuaje y el cuerpo”, che propone un’ampia panoramica della produzione su carta e cartone dell’artista nell’arco di oltre mezzo secolo. Quindi è la volta dell’ampia antologica alla Pinacoteca Comunale Casa Rusca di Locarno, curata da Pierre Casè. Da quel momento e fino a oggi si sono moltiplicate le mostre in spazi pubblici e privati dedicate alla sua arte.