Antonio Calderara – Acquarelli dal 1936 al 1978
La mostra prende spunto da una vecchia mostra del 1973 organizzata proprio a Borgomanero dalla storica galleria l’Incontro (Antonio Calderara – Acquarelli dal 1936 al 1973 a cura dello stesso artista).
Comunicato stampa
Antonio Calderara (Europa 1903 – Vacciago 1978), fin dalla giovane età ha fatto del territorio sulle sponde del Lago d’Orta la sua casa adottiva. Luogo non solo per viverci, ma fonte di ispirazione continua per il suo lavoro.
Se si osservano le opere del periodo figurativo, si nota la presenza quasi costante di questo luogo magico. Calderara lo ha utilizzato spesso come soggetto principale per i paesaggi, o anche, a volte, solo come sfondo per alcuni dei suoi ritratti più intimi.
Anche nella successiva fase del suo percorso artistico, quando dalla figurazione lentamente si porta a forme più astratte, il Lago d’Orta con l’Isola di San Giulio al centro, sono per Calderara un soggetto quasi irrinunciabile. Le forme vengono continuamente studiate, limate e semplificate fino a portarle ad una sintesi estrema (esemplare è la sua Storia del Lago d’Orta). Il lago e l’isola stanno a Calderara come il Mont Sainte-Victoire sta a Cézanne. Non sono soggetti semplicemente riprodotti, ma sono utilizzati come volumi grazie ai quali la sua pittura diventa atmosfera e pensiero altissimo.
L’amore che Calderara ha avuto per questi luoghi del Piemonte, fin sa sempre è stata ricambiata con le numerose mostre personali che si sono susseguite negli anni fin dal 1923, anno della sua prima personale presso l’albergo Maulini di Vacciago. Successivamente negli anni ’70 ed ’80 furono le storiche gallerie UXA di Novara e Spriano di Omegna ad organizzare periodicamente esposizioni di Antonio Calderara. Del più recente passato di mostre dedicate al maestro di Vacciago sul territorio novarese, vanno ricordate le due grandi antologiche tenutesi nel 1997 ad Arona (Calderara. Antologica a cura di Flaminio Gualdoni e Lorella Giudici) e nel 2007 a Verbania presso la sede del Museo del Paesaggio (Antonio Calderara. L’opera astratta a cura di Fabrizio Parachini e Marco Rosci).
Oggi, dopo quasi dieci anni dall’ultima esposizione, è la MEB Arte Studio di Borgomanero a prendere il testimone delle esposizioni dedicate a questo grande maestro, proponendo una esposizione dedicata ai raffinati acquarelli che Calderara iniziò a realizzare a partire dal 1936.
La mostra Antonio Calderara – Acquarelli dal 1936 al 1978, che si terrà presso lo spazio espositivo della galleria in Via San Giovanni, 26 a partire dal 27 febbraio, prende spunto da una vecchia mostra del 1973 organizzata proprio a Borgomanero dalla storica galleria l’Incontro (Antonio Calderara – Acquarelli dal 1936 al 1973 a cura dello stesso artista).
Dalla serie di acquarelli selezionati, il visitatore potrà ammirare l’intero percorso artistico compiuto dal Maestro nel corso degli anni, che dalle prime opere figurative, con il passare del tempo e la frequentazione dei grandi maestri dell’astrazione, lo portarono ad una sempre maggiore sintesi formale caratterizzata da un indiscusso e costante raffinatissimo livello. La sua vita fu anche segnata da alcuni tragici avvenimenti (va ricordata infatti la tragica morte della giovanissima figlia Gabriella avvenuta alla fine degli anni ’50), i quali furono determinanti, oltre che per la sua esistenza, anche per la sua arte.
Quella di Antonio Calderara è inoltre l’ultima esposizione a conclusione di un ciclo di mostre tenutesi negli ultimi mesi presso lo spazio espositivo della nostra galleria e dedicate alla tematica del genius loci in cui precedentemente hanno preso parte le figure dei pittori Franco Rasma e Marcovinicio.
La mostra “Antonio Calderara, acquarelli dal 1936 al 1978” è organizzata in collaborazione con la Fondazione Antonio Calderara, è patrocinata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Borgomanero.