Antonio Carallo – Tra emozione e astrazione
Le opere in mostra offrono la possibilità di entrare nella complessità del lungo lavoro del pittore attraverso la presentazione del periodo “astratto”, caratterizzato da larghe e soffici campiture cromatiche dai margini non geometricamente definiti e in genere curvilinei libere in uno spazio aperto e luminoso, in cui resta sempre in filigrana e con allusioni non descrittive il paesaggio, e quindi la natura, nel convergere, come sempre nell’artista, di ragione ed emozione, di ricerca analitica e di partecipazione.
Comunicato stampa
Antonio Carallo (Neviano (Le), 1938-2011). Si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, diplomandosi nel 1967 con Raffaele Spizzico. Alla ricerca pittorica, iniziata tra la fine degli anni Sessanta ed i primi anni Settanta del Novecento, Carallo abbina la docenza di Anatomia Artistica sia all’Accademia di Belle Arti di Lecce – dove insegna dal 1972 al 1988 prima e dal 1995 al 2005 poi – che all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove è docente dal 1989 al 1995.
Le opere in mostra offrono la possibilità di entrare nella complessità del lungo lavoro del pittore attraverso la presentazione del periodo "astratto", caratterizzato da larghe e soffici campiture cromatiche dai margini non geometricamente definiti e in genere curvilinei libere in uno spazio aperto e luminoso, in cui resta sempre in filigrana e con allusioni non descrittive il paesaggio, e quindi la natura, nel convergere, come sempre nell'artista, di ragione ed emozione, di ricerca analitica e di partecipazione.