Antonio Mallus – Ecce homo
Il dinamismo del segno che costruisce la superficie pittorica creando il ritmo visivo del quadro, imbrigliando e definendone la texture, non ha solo una dimensione sintattica ma legato a pulsioni profonde che alimentano le emozioni e fanno emergere le radici subliminali del dipingere. Gianni Murtas
Comunicato stampa
"[…] La molteplicità di riferimenti stilistici, trasversalmente orientati rispetto alle esperienze degli ultimi decenni, dà alla sua pittura una dimensione sincretistica ineliminabile; e tuttavia il suo percorso si differenzia dall'autoreferenzialità contaminatoria di molta cultura postmoderna per un aspetto molto importante.
Formatosi nel clima neoavanguardistico degli anni Settanta, con un occhio ai rinascenti afflati romantici del neoespressionismo tedesco e uno ai paradossi pittorici di Manzoni, egli ne ha ereditato la forte componente esistenziale, usandola come discriminante nelle stratificazioni segniche che sono alla base della sua ricerca. Alimentata da un'ansia espressiva che costruisce il senso nel suo farsi gesto concreto, la pittura di Mallus vive dunque di emozioni che esplodono nell'immediatezza del segno ma filtrata da lunghe frequentazioni. Per questo i suoi rimandi non sono mai semplici citazioni, ma veri e propri tributi ad artisti ed opere che hanno lasciato una traccia profonda. […]
Il dinamismo del segno che costruisce la superficie pittorica creando il ritmo visivo del quadro, imbrigliando e definendone la texture, non ha solo una dimensione sintattica ma legato a pulsioni profonde che alimentano le emozioni e fanno emergere le radici subliminali del dipingere.
Gianni Murtas