Antonio Manta – 19 metri quadri d’inferno
Mostra personale
Comunicato stampa
Antonio Manta (Empoli, 1966) si divide fra le attività professionali di fotografo e di stampatore. Pur dedicandosi a una ricerca che lo ha portato a confrontarsi anche con il paesaggio e la ritrattistica, è in qualità di fotoreporter che si è più volte espresso lavorando in Romania, Marocco, Tunisia, Togo, Uganda, Laos, Israele, Cambogia, Vietnam e Armenia: Paesi che ha visitato per progetti legati a scopi umanitari da lui promossi e/o condivisi. Le numerose pubblicazioni realizzate dal 2004 ad oggi, con volumi collettivi, si caratterizzano per l’attenta cura con cui sono state seguite. “Spettri di visioni”, in particolare, rappresenta una svolta perché inaugura una collana di cui è anche editore. Alcuni dei suoi lavori sono stati pubblicati su importanti riviste di settore e sue mostre personali sono state presentate in importanti gallerie, musei e spazi espositivi come: il Senato della Repubblica, il Centro Italiano della Fotografia d'Autore di Bibbiena, il MART di Rovereto. Sue fotografie sono conservate presso Len-Levine di New York e in collezioni private, italiane e francesi, a Lione e Parigi.
www.bottegamanta.com
La Galleria Maidoff è aperta:
dal lunedì al venerdì 9-19, sabato e domenica ore 13-19.
Antonio Manta (Empoli, 1966) is a professional photographer and printer. While devoting himself to visual research of landscape and portraiture, he is also a photojournalist who has worked in Romania, Morocco, Tunisia, Togo, Uganda, Laos, Israel, Cambodia, Vietnam and Armenia -- countries that he has traveled to for projects related to humanitarian purposes. In his series of images from 19 metri quadri d'inferno, Manta shows the tough reality of living conditions and the consequences of alcoholic dependencies in Zambia as seen through the photographer's eyes while on a quest with colleagues to found the humanitarian foundation Gli Occhi della Speranza, which has since been recognized by ONLUS.
Manta has produced numerous exquisitely printed publications, some collective volumes, since 2004. The series "Spettri di Visioni," in particular, marks the beginning of his own editorial projects. Some of his works have been published in major magazines and his solo exhibitions have been presented at major galleries, museums and exhibition spaces such as the Senate of the Republic, the Italian Center of Photography of Bibbiena, and the MART in Rovereto. His photographs are in the collection of Len-Levine in New York, and in private collections in Italy and France.