Antonio Marchetti – Vario son da me stesso
La mostra dell’artista recentemente scomparso, nell’ambito della ricca e articolata scelta di autori proposta da Palestini, offre un’ efficace selezione dell’opera di questa complessa personalità artistica, attiva nel territorio italiano dalla metà degli anni settanta al 2013.
Comunicato stampa
Il 31 ottobre 2015 presso L’ARCA - laboratorio per le arti contemporanee di Teramo per la cura di Umberto Palestini, si inaugurerà la mostra retrospettiva di Antonio Marchetti dal titolo Vario son da me stesso.
La mostra dell’artista recentemente scomparso, nell’ambito della ricca e articolata scelta di autori proposta da Palestini, offre un’ efficace selezione dell’opera di questa complessa personalità artistica, attiva nel territorio italiano dalla metà degli anni settanta al 2013.
Eccellendo in tutti i campi della produzione creativa, dall’intelligenza acutissima e dalla vasta cultura, Marchetti fu artista completo. La mostra, a due anni della sua morte, si prefigge di restituire in una sintesi alcuni tratti della sua personalità artistica. Egli ancorava saldamente alla sua prima formazione di architetto molteplici esperienze artistiche. Il progetto dell’opera, insieme alla necessità di testimoniare la storia del nostro tempo, furono i fondamenti della sua ricerca. La varietas, come recita il titolo della mostra è cifra dell’apertura del suo pensiero, di un sguardo sul mondo, che per tradursi in racconto ha utilizzato tutti i mestieri dell’arte. Questa salda unione tra pensare e operare, se ancorano la sua educazione generazionale alla cultura estetico-politica degli anni settanta, lo rendono originalissimo nella pratica dei tanti linguaggi dell’arte. Egli piega i materiali e le tecniche al suo immaginario formale, al suo racconto. Antonio Marchetti fu artista di un’epoca per la quale la resistenza civile fu principio inderogabile, ragione non patteggiabile. La sua prima mostra personale fu a Milano nel 1981, presso lo Studio Cesare Manzo. Tra le principali manifestazioni d'arte a cui prese parte si ricordano: Materialmente, scultori degli anni Ottanta, Anni Novanta, Padiglione Italia, Abruzzo, 54° Esposizione Internazionale d’arte della Biennale di Venezia, 2011. (Ex Aurum Pescara, Fortezza Borbonica di Civitella del Tronto), Souvenir, Torri d’Italia, progetto ad hoc per Gran Touristas, Biennale di Architettura di Venezia, 2012.
Artista e scrittore, raffinato intellettuale è stato autore di testi di narrativa, album d’arte, e ha partecipato come saggista a numerose riviste. Tra le sue pubblicazioni vanno ricordate: La lentezza del single (Stamperia dell'Arancio, Pescara, 1992) Ennio Flaiano e la città parallela (Edizioni Unicopli, Milano, 2004), L'orecchio alato (Edizioni Lietocolle, Como, 2005), Gineceo ( Edizioni Il filo, Roma, 2008), Disegno dal vero ( Pendragon, Bologna, 2014), Il miracolo dell’ostia profanata (Lietocolle, Como, 2015).
La retrospettiva, organizzata dall’associazione culturale Naca Arte con il contributo della Fodazione Tercas, è un evento promosso dall’Assessorato alla Cultura della Città di Teramo. Il catalogo, edito dalla casa editrice Baskerville, contiene testi di Alberto Boatto, Marco Biraghi, Alberto Giorgio Cassani, Stefano Levi Della Torre e Umberto Palestini.