Antonio Marras – Linea d’ombra

Informazioni Evento

Luogo
BOUTIQUE ANTONIO MARRAS
Via dei Condotti, 49/50, Roma RM, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Apertura al pubblico: 27 giugno – 27 luglio 2024

Vernissage
26/06/2024

ore 18 SOLO SU INVITO

Artisti
Antonio Marras
Uffici stampa
MARIA BONMASSAR
Generi
fotografia, disegno e grafica, video

Apre a Roma, nella boutique Antonio Marras di via dei Condotti, la mostra Linea d’ombra con disegni dell’artista-stilista Antonio Marras e foto e video sotto la sua direzione artistica.

Comunicato stampa

Dal 27 giugno al 27 luglio 2024 apre a Roma, nella boutique Antonio Marras di via dei Condotti, la mostra Linea d’ombra con disegni dell’artista-stilista Antonio Marras e foto e video sotto la sua direzione artistica che sono le evoluzioni, gli assemblaggi o gli sviluppi dei disegni stessi.

Antonio Marras porta nella città eterna  un itinerario frammentato di storia personale e collettiva formato da volti, mani, orme, luci, ombre, oggetti e  composizioni.

Il titolo della mostra “Linea d’ombra” arriva dal romanzo di Joseph Conrad, La linea d’ombra (1916), che riflette sul tema del tempo e del passaggio all’età adulta.  Sì, andiamo avanti. E anche il tempo va avanti fino a quando distinguiamo di fronte a noi una linea d’ombra che ci avvisa che bisogna lasciarsi alle spalle anche la regione della prima giovinezza (Joseph Conrad, La linea d’ombra, Feltrinelli, Milano, 2014, p.13).

Nelle 41 opere esposte, fra disegni, fotografie e un video, ricorrono alcuni motivi cari a Marras: l’amore per tutte quelle cose remote segnate dalle tracce del  tempo e trasformate dal vissuto, l’ossessione della ripetizione come mantra contro l’oblio, il gusto per l’accumulo, il senso del teatro e del travestimento.

Antonio Marras disegna sempre, “nulla dies sine linea, nessun giorno senza tracciare una linea’’: ha sempre in mano una matita, una penna, uno stilo e dei quaderni, fogli, agende, block notes per riempire spazi vuoti, per lasciare orme, rivelare forme, suggestioni, nel tentativo di raccogliere sguardi, reliquie, reperti, segni.

L’artista-stilista traccia mappe e segna territori, tratteggiando voci e silenzi, spinto da quell’amore per tutto  ciò che è vivo e che palpita che si traduce in un’urgenza  del fare e che dà vita a un universo di disegni che si animano, segni che prendono forma, ritratti che parlano,  ombre che riflettono promesse, linee che tracciano sentieri di seduzione.