Antonio Pappalardo – Segni minimalisti
L’artista, nativo dell’incantevole paesino di Cetara nella costiera amalfitana ma da oltre trenta anni residente a Livorno, autodidatta, ha iniziato a dipingere negli anni Ottanta partendo dal figurativo. Nelle sue opere di quegli anni si trova già la sigla costante della sua ricerca espressiva, incessantemente rivolta alla luce e i colori.
Comunicato stampa
Continua la ricca stagione d’arte di Arezzo Città del Vasari, punto di ritrovo di artisti e frequentatori di mostre e concerti situato nel cuore della città alla via Cesalpino 19: venerdì 2 dicembre alle ore 18 ci sarà l’inaugurazione della mostra “Segni minimalisi” di Antonio Pappalardo.
L’artista, nativo dell’incantevole paesino di Cetara nella costiera amalfitana ma da oltre trenta anni residente a Livorno, autodidatta, ha iniziato a dipingere negli anni Ottanta partendo dal figurativo. Nelle sue opere di quegli anni si trova già la sigla costante della sua ricerca espressiva, incessantemente rivolta alla luce e i colori. Nel 2008, dopo un decennio di intensa attività, passa definitivamente al genere informale, negli ultimissimi anni è particolarmente attratto dalle opere minimaliste.
Un ammiratore importante dell’opera di Antonio Pappalardo, Massimiliano Sbrana, ha scritto “La sua pittura rappresenta decisamente la strada della non rappresentazione della realtà in cui il colore è strumento principale. Un colore materia a volte intenso e clamoroso, altre volte delicato e suadente, in ogni caso sempre capace di risonanze evocative. Nelle sue opere vive la testimonianza di una pittura mai stanca ma anzi dinamica, capace di definire uno spazio privato di intensi ed autentici attimi di poesia visiva”.
Esattamente la sigla delle ultime e importanti opere di Antonio Pappalardo, quella poesia visiva che rappresenta la nostalgia e la voglia del bello e del colore contro il grigio e il grigiore.