Antonio Pedretti – Nostalghia Epifanica

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA OPUS
P.zza Raffaello Sanzio 1 Grottammare, Grottammare, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
25/06/2011

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Patrocini

Provincia di Ascoli Piceno / Comune di Grottammare

Artisti
Antonio Pedretti
Generi
arte contemporanea

La natura è tutto. E lʼuomo, impotente, può solo limitarsi ad osservarla e rappresentarla. Eʼ
lʼimportante lezione concettuale degli impressionisti, Monet su tutti, che Pedretti porta con sé nella
sua lunga ricerca artistica. E con lo stesso spirito riprende queste tematiche, con il non facile
compito di aggiornarne i codici di comunicazione, di renderle attuali.

Comunicato stampa

LʼAssociazione Culturale Rosa dei Venti, con il patrocinio della Provincia di Ascoli Piceno e del
comune di Grottammare, ha il piacere di annunciare la mostra personale “Nostalghia Epifanica” di
Antonio Pedretti. La mostra, presentata dal Prof. Giarmando Dimarti e alla presenza dellʼartista,
vedrà la sua inaugurazione il giorno 25 giugno 2011 presso la Galleria Opus di Grottammare e
sarà visitabile fino al 4 settembre 2011.
Una nuova sfida per il varesino Antonio Pedretti (Gavirate,1950) in un mese che ha visto la sua
carriera fare un nuovo balzo in avanti aggiungendo al suo già pur prestigioso curriculum ben due
esposizioni istituzionali di grandissimo rilievo internazionale: la partecipazione alla 54. Biennale di
Venezia, invitato dal prof. Vittorio Sgarbi ad esporre un suo lavoro di grandi dimensioni allʼinterno
del Padiglione Italia presso le Corderie dellʼArsenale e la personale “Naturalismo esistenziale”,
allestita in Estonia in occasione dei festeggiamenti di Tallinn Capitale Europea della cultura e del
150° anniversario dellʼunità dʼItalia, patrocinata dal Ministero dei Beni Culturali dʼEstonia
congiuntamente al Ministero dei Beni e le attività Culturali dʼItalia e dallʼAmbasciata Italiana in
Estonia.
La natura è tutto. E lʼuomo, impotente, può solo limitarsi ad osservarla e rappresentarla. Eʼ
lʼimportante lezione concettuale degli impressionisti, Monet su tutti, che Pedretti porta con sé nella
sua lunga ricerca artistica. E con lo stesso spirito riprende queste tematiche, con il non facile
compito di aggiornarne i codici di comunicazione, di renderle attuali.
Allora il gesto diventa una parte fondamentale del suo lavoro. Pedretti scarica energia sulla tela
come fosse un Pollock ed un Hartung fusi in una sola persona. Allʼinizio è il caos (inteso come
casualità di evento) che si traduce in una massa vibrante di non-forma pronta per essere
modellata. Ma la modellazione non avviene né di maniera né di cesello. Il pittore la graffia con
gesto violento provocando una infinità di collisioni e lacerazioni di colore. La tela resiste allʼimpatto
restituendoci una visione di forza. Appunto la forza della natura con la quale lʼuomo può solo
confrontarsi mantenendo un atteggiamento di sacrale devozione e rispetto.