Antonio Pedretti – Territori dell’essere
Il Maestro Antonio Pedretti torna a Como dopo il grande successo di critica e pubblico riscosso alla 54° Biennale Internazionale d’Arte alle Corderie dell’Arsenale di Venezia, la mostra istituzionale di Ascoli Piceno presso il Forte Malatesta e la ricca mostra nella chiesa di San Cristoforo a Lodi.
Comunicato stampa
Con la cura e la direzione artistica di Salvatore Marsiglione
Il Maestro Antonio Pedretti torna a Como dopo il grande successo di critica e pubblico riscosso alla 54° Biennale Internazionale d’Arte alle Corderie dell’Arsenale di Venezia, la mostra istituzionale di Ascoli Piceno presso il Forte Malatesta e la ricca mostra nella chiesa di San Cristoforo a Lodi.
Torna perché non è mai mancato, torna perché le sue immagini, astratte e figurative al contempo, sono le nostre immagini, torna perché forte è il legame con la città e soprattutto con la natura che la circonda, dai margini del lago agli intensi ed espressivi bianchi lombardi. Il profondo rapporto con la natura e la sua personale rappresentazione, trasmettono sensazioni e riecheggiano ricordi che arrivano dirette dalla nostra memoria.
In ogni opera del Maestro, che sia un ampio paesaggio o un ingrandimento di un particolare, traspare una forza e una tensione che solo egli sa dare, padrone della tecnica pittorica come raramente si può riscontrare nell’universo dell’arte contemporanea, egli percorre la sottile linea che separa la tradizione figurativa dall’informale più astratto, entrando e uscendo da queste tecniche, ma sempre con l’impronta personalissima che assume a riflesso della contemporaneità. Il gesto, il segno ed il colore, riflettono la sua forte emotività e passione, interrotti solo dai personali drapping che frammentano lo spazio aumentando la profondità fisica e della memoria.
Nella meravigliosa location del Palazzo del Broletto di Piazza Duomo, sede originaria del Comune di Como, edificato nel 1215 in stile gotico-romano, sono esposte opere di grandi dimensioni, dal monumentale Bianco lombardo di 200x520 cm. all’opera esposta alla 54° Biennale Internazionale d’Arte a Venezia di 180x250cm., mentre alla MAG, dove l’eleganza e la raffinatezza sono le principali caratteristiche dello spazio, ci saranno molte più opere di dimensioni più ridotte.
Salvatore Marsiglione
Gallery Manager