Antonio Teora – Xeno
Curata da Francesco Pozzi, si tratta della prima collaborazione tra lo spazio lombardo di Via Fiori Chiari 16 e Antonio Teora, giovane artista lucano che affronta tematiche relative alla smaterializzazione dell’identità e alla relazione tra opera e osservatore.
Comunicato stampa
“Xeno” è il titolo della mostra di Antonio Teora che sarà inaugurata venerdì 10 novembre presso lo Studio Zecchillo ex Studio Piero Manzoni di Milano. Curata da Francesco Pozzi, si tratta della prima collaborazione tra lo spazio lombardo di Via Fiori Chiari 16 e Antonio Teora, giovane artista lucano che affronta tematiche relative alla smaterializzazione dell’identità e alla relazione tra opera e osservatore.
Teora nasce a Venosa, in provincia di Potenza, nel 1999. Diplomatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia nel 2023, mostra un forte interesse nei confronti della pittura e dell’installazione. Nel febbraio del 2023, viene selezionato dalla giuria del contest “Focus on painting: la giovane pittura italiana”, organizzata dalla YAG/Garage di Pescara. In seguito alla fortunata mostra pescarese, Teora espone anche in Basilicata, nel corso della prestigiosa collettiva “Mediterrean Art Prize – 3° edizione – Re-form, patrocinata dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio della regione. Tra i numerosi progetti a cui inizia a lavorare nell’anno in corso sono presenti installazioni e opere video, che ampliano le prospettive su un’indagine attuale, incentrata sulla condizione dell’uomo in una società dal futuro incerto.
In questa ricerca, l’artista riflette sulla propria dimensione interiore. Partendo da tele in cui la figurazione riveste un ruolo di rilievo, si avvicina all’astrazione “smaterializzando” le figure. Da Massacres, primo capitolo di un percorso che metteva in luce la progressiva smaterializzazione dell’individualità, a “Falling Forms”, in cui figure umanoidi ritratte con pennellate vigorose si rincorrono e lottano tra di loro in una metafora di perdizione. Il culmine viene raggiunto in “Linea”, che rappresenta il punto di partenza di un nuovo percorso in cui vengono introdotti installazioni e video.
Nella mostra milanese, Antonio Teora presenterà una tela inedita e un’installazione che dialogherà con lo spazio. Le parti anatomiche dei primi lavori si materializzano sottoforma di rami secchi, ad indicare che il progressivo deterioramento dell’individuo è ormai arrivato ad un punto di non ritorno. I corpi in simbiosi perdono dunque la propria forma e divengono rami, identici tra loro. Nella visione di Antonio Teora l’umanità tutta si dirige pericolosamente verso un’era di dissoluzione. Le forme primitive delle tele recenti testimoniano una totale sfiducia nei confronti della contemporaneità.
Attraverso l’espediente dei rami, che rappresentano l’elemento designato per instaurare una relazione tra opera e ambiente circostante, si arriva ad un risultato finale che si esplica nel raggiungimento di una “sensibilità spaziale”. Quanto detto diviene particolarmente evidente nel lavoro su tela che correda l’esposizione, un’opera ad olio di grandi dimensioni dal titolo “Hyle”.
Nel corso dell’opening della mostra, previsto il 10 di novembre dalle 15 alle 19, saranno presenti Francesco Pozzi, curatore della mostra e redattore delle riviste Segno, Exibart e Spazio Arte, spazio di divulgazione d’arte contemporanea online, Graziano Zecchillo, direttore dello Studio Zecchillo ex Studio Piero Manzoni, giornalisti di alcuni delle principali riviste d’arte italiane come Artribune ed Exibart e Antonio Teora, alla prima esposizione in assoluto a Milano.
La mostra potrà essere visitata (su appuntamento) fino al 24 novembre, dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19. Sabato, domenica e festivi chiuso.
Antonio Teora, “XENO” | Studio Zecchillo ex Studio Piero Manzoni, Via Fiori Chiari 16, Milano
Francesco Pozzi (riflessione critica)
Info e prenotazioni: [email protected]
Aggiornamenti: @spazio__arte (https://www.instagram.com/spazio__arte/)
@antonioteora (https://www.instagram.com/antonioteora/?hl=it)
