Appropriation: miti icone e simboli nell’arte contemporanea

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO CIVICO DELLA LAGUNA SUD
Campo Guglielmo Marconi, 1 , Chioggia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

La mostra sarà aperta al pubblico dal 13 al 31 agosto 2022 dal martedì alla domenica: 10:00 - 13:00 e venerdì, sabato e domenica: 10:00 - 13:00 e 18:00 – 22:00 e dal 01 settembre al 13 novembre 2022 dal martedì alla domenica: 10:00 - 13:00 e venerdì, sabato e domenica: 10:00 - 13:00 e 15:00 - 19:00.

Vernissage
13/08/2022
Biglietti

Intero: 10 € / Ridotto: 8,50 € (gruppi di almeno 10 persone, ragazzi e giovani tra i 15 e i 25 anni, apposite convenzioni in atto con il Museo) Residenti: 7,00 € / Gruppi scolastici: 4 € a studente Gratuito per i minori di 14 anni accompagnati da adulto pagante

Curatori
Matteo Vanzan
Generi
arte contemporanea, collettiva

Una sorta di “citazionismo” sarà dunque fil rouge di Appropriation con le opere dei protagonisti in mostra affiancate alle riproduzioni digitali delle originali.

Comunicato stampa

Cosa c’entrano le favole di Hans Christian Andersen con Andy Warhol? La Nike di Samotracia con Arman? Claude Monet con Mario Schifano?

Questa la domanda a cui si cercherà di rispondere nella mostra “Appropriation: miti, icone e simboli nell'arte contemporanea” organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Chioggia (Ve), in collaborazione con l'agenzia MV Eventi di Vicenza, dopo il successo di pubblico registrato con la mostra dedicata a Salvador Dalì. Dal 13 agosto al 13 novembre 2022 le opere di Jeff Koons, Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Banksy, Obey, Mario Schifano, Mimmo Rotella e Arman saranno pretesto per l'indagine sullo stretto rapporto tra i nuovi linguaggi dell'arte del Novecento con le espressioni del passato.
“Nuova mostra, nuova sfida” evidenzia l’Assessore alla Cultura avv. Elena Zennaro. “Stiamo rendendo Chioggia un luogo di incontro, di riflessione, di intrattenimento. La Cultura è al centro della transizione. Tutti ne saranno piacevolmente coinvolti e ne beneficeranno. Ringrazio il curatore della mostra Matteo Vanzan per aver saputo cogliere le sfumature degli obiettivi fissati.”
“L'esposizione”, racconta il curatore Matteo Vanzan, “è pensata come un ricco percorso fatto di riferimenti e allusioni per comprendere come l'ispirazione artistica possa spesso provenire da un bagaglio culturale precedente. L'immaginario collettivo diventa pretesto per la riappropriazione di immagini conosciute non solo dagli addetti del panorama culturale, ma soprattutto dal pubblico più vasto: chi non conosce L'ultima Cena di Leonardo o il Giudizio Universale di Michelangelo? Queste opere sono state riprese e contemporaneizzate dagli artisti del Novecento, Andy Warhol e Tano Festa in testa, trasformandosi in nuove icone ed iconografie che appartengono alla nostra società. Il titolo della mostra dev'essere intenso proprio in questo senso: il momento in cui la sfera culturale passa ad una conoscenza condivisa anche grazie alla promozione fatta da giornali, da internet ma anche dai grandi Musei e dalle più rinomate istituzioni culturali internazionali.”

Una sorta di “citazionismo” sarà dunque fil rouge di Appropriation con le opere dei protagonisti in mostra affiancate alle riproduzioni digitali delle originali: i Gigli d'acqua di Mario Schifano a riferimento delle Ninfee di Monet, Hans Christian Andersen e Andy Warhol, Il Giudizio Universale di Michelangelo e quello di Tano Festa; e ancora la celebre Venere di Arman ripresa dalla statuaria greca, Giosetta Fioroni che riprende Tiziano, Franca Pisani e Sandro Botticelli fino a Banksy che cita Andy Warhol e Roy Lichtenstein che crea un riferimento con l'evoluzione dell'Albero Rosso di Piet Mondrian.

“In mostra” continua Matteo Vanzan “parte fondamentale sarà l'esposizione degli artisti a noi più contemporanei come Guido Airoldi, Angelo Alessandrini, Beppe Borella, Manuela Luzi, Mahatma Marchi, Daniele Nalin, Franca Pisani, Elena Prosdocimo, Maurizio Taioli, Dario Tironi, Giuseppe Veneziano, Mr. Wany già protagonisti di Biennali di Venezia ed esposizioni in importanti luoghi della cultura come il Palazzo delle Esposizioni e il Macro di Roma, Palazzo dei Diamanti di Ferrara, gli Uffizi di Firenze, Palazzo Ducale di Mantova, la Galleria d'Arte Moderna di Torino. Questo lungo percorso darà anche modo al visitatore di comprendere come si è evoluto il linguaggio dell'arte giungendo sino ai giorni nostri.”

A completamento dell'esposizione una ricca colonna sonora anch'essa contestualizzata nell'appropriazione di canzoni del passato in alcuni casi divenute famose forse più per merito dei nuovi interpreti: Talking Heads, Nirvana, Bjork, Faith no More, Korn, The Clash, Muse, Lacuna Coil, Pearl Jam e molti altri ancora.

In programma collaterale all'esposizione sarà possibile, previa prenotazione, partecipare agli incontri con il curatore e, sempre su prenotazione, ai cinque incontri di approfondimento nel corso di Arte contemporanea “Liberi tutti: in viaggio verso l'arte contemporanea”, a cura di Matteo Vanzan.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 13 al 31 agosto 2022 dal martedì alla domenica: 10:00 - 13:00 e venerdì, sabato e domenica: 10:00 - 13:00 e 18:00 – 22:00 e dal 01 settembre al 13 novembre 2022 dal martedì alla domenica: 10:00 - 13:00 e venerdì, sabato e domenica: 10:00 - 13:00 e 15:00 - 19:00.