Appunti sul paesaggio
Un nuovo allestimento dedicato alle recenti acquisizioni della Collezione Comunale di Arte Contemporanea, dal titolo “Appunti sul paesaggio” a cura di Serena Trinchero.
Comunicato stampa
5 – 27 maggio 2018
Casa Masaccio | Corso Italia, 83 | San Giovanni Valdarno
APPUNTI SUL PAESAGGIO
Recenti acquisizioni della Collezione Comunale di Arte Contemporanea
a cura di Serena Trinchero
Artisti: Vincenzo Cabiati, Lek M. Gjeloshi, Francesco Lauretta, ,
Inaugurazione sabato 5 maggio ore 18:00
Il Museo Casa Masaccio Centro per l'Arte Contemporanea è lieto di presentare Appunti sul paesaggio, un nuovo allestimento dedicato alle recenti acquisizioni della Collezione Comunale di Arte Contemporanea a cura di Serena Trinchero.
Da sabato 5 maggio 2018 le sale di Casa Masaccio ospitano un percorso dedicato alla capacità dell'artista di rappresentare il mondo esterno: una rilettura dell'idea di paesaggio naturale, di spazio urbano e architettonico attraverso le categorie di memoria, racconto e ricordo personale. I luoghi divengono dunque il fulcro di una narrazione fatta di immagini, performance, installazioni, che racconta il nostro stare al mondo, in un costante dialogo tra interno ed esterno, che spesso ha San Giovanni Valdarno come sfondo o luogo di indagine.
L'esposizione è dunque un'occasione per scoprire e rileggere le opere che sono state acquisite dall'istituzione nel corso degli ultimi anni di attività e che qui vengono riproposte fuori dal loro contesto di esposizione, riuscendo a generare nuovi significati e intuizioni.
Appunti sul paesaggio rientra nella programmazione del Centro nell'ambito di Amico Museo 2018, che quest'anno trova il suo fulcro nel rapporto tra il museo e i cittadini, e che vedrà Casa Masaccio partecipare a La notte dei musei, che si svolgerà in tutta Europa, sabato 19 maggio, e dove sarà possibile visitare l'esposizione, con ingresso gratuito, dalle ore 21:00 alle 23:00.
La mostra intende fare luce sulla città e i suoi abitanti come protagonisti attivi della scena culturale e della creazione di una nuova comunità, rinsaldando ancora un volta la relazione tra paesaggio, identità collettiva e istituzione. Non è un caso infatti che il percorso espositivo, come in un poema ciclico, inizi e trovi fine con due opere che guardano a San Giovanni Valdarno: da una parte la documentazione di una serie di performance, orchestrate da Manuela Mancioppi, che hanno coinvolto giovani attori locali e la cittadinanza, dall'altra il crudo affresco creato dalle immagini di Irene Lupi e dalle parole messe in musica dalla crew MANTICORE nel video GSP (2017).
Le altre opere, provenienti da esperienze di residenza o da diverse occasioni espositive chiariscono il costante rapporto speculare e di interdipendenza, tra interiorità e quello che viene catturato dal nostro sguardo, che rende l'artista medium indispensabile per cogliere la stratificazione emozionale e architettonica che ha plasmato nei secoli il paesaggio.
È così che luoghi, oggetti, animali divengono il mezzo per dare corpo alla propria identità, elaborare un dolore o una lontananza; ma sono anche testimoni di viaggi e di esperienze esotiche e utopiche, elementi attraverso i quali gli uomini tentano di organizzare nuove risposte alle problematiche che la nostra società.
Una realtà sempre più virtuale in cui le nuove cattedrali, come ci mostra l'opera di Jacopo Rinaldi, sono enormi data center in cui la memoria del mondo è archiviata, senza una reale possibilità di accesso e rielaborazione.
Per sottolineare ulteriormente il rapporto con le giovani generazioni e il valore di memoria collettiva acquisito dalle opere in collezione, dopo il 28 maggio a questa esposizione seguirà la restituzione dei laboratori e delle attività educative promosse dal museo che hanno coinvolto gli studenti degli istituti scolastici del territorio.