Archeologia del Cenacolo
La mostra si propone di indagare la fortuna iconografica del Cenacolo di Leonardo attraverso le copie create dall’indomani della sua realizzazione e incrementate con l’utilizzo di tecniche di riproduzione seriale, prima con l’incisione e poi con la fotografia.
Comunicato stampa
La mostra si propone di indagare la fortuna iconografica del Cenacolo di Leonardo attraverso le copie create dall’indomani della sua realizzazione e incrementate con l’utilizzo di tecniche di riproduzione seriale, prima con l’incisione e poi con la fotografia. Insieme alla mostra “Andy Warhol, Sixty last Suppers” fa parte del progetto “Milano e l’eredità di Leonardo 1519-2019”, che celebrerà nel 2019 il V centenario dalla morte di Leonardo Da Vinci.
Si ricostruisce, quindi, la genesi del “mito” del Cenacolo di Leonardo, opera circondata da subito da un’enorme fortuna iconografica: già dai primi del Cinquecento dipinti di grandi e piccole dimensioni replicano il grande originale, che diventa oggetto di una riproduzione quasi seriale attraverso la stampa. Il proliferare di riproduzioni più o meno fedeli all’originale determina l’enorme diffusione dell’immagine, testimoniata da incisioni popolari come da stampe più raffinate. Ma dalla fine del Settecento l’incisione diviene anche un mezzo per ricostruire il dipinto di Leonardo, ormai illeggibile a causa dei guasti del tempo e degli interventi di ridipintura, come dimostra la celebratissima acquaforte di Raffaello Morghen, esposta insieme al disegno preparatorio e alla lastra di rame originale. Nell’Ottocento, se l’invenzione della fotografia provoca la messa in discussione del primato dell’incisione come unico mezzo di riproduzione, per diversi decenni le due tecniche convivono, fino a quando, nel Novecento, sarà la fotografia il mezzo chiamato a testimoniare lo stato di salute del dipinto e i restauri moderni.
Tra le opere in mostra, dipinti, stampe, disegni e fotografie, riviste e libri, provenienti dalla Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”, dal Civico Archivio Fotografico, dalla Raccolta Vinciana, dalla Galleria degli Uffizi, dalla Pinacoteca di Brera, dal Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, dalla Biblioteca Ambrosiana, dalla Casa del Manzoni, dal Museo del Cenacolo Vinciano.
Mostra a cura di Pietro Marani e Giovanna Mori, con la collaborazione di Omar Cucciniello
Inaugurazione venerdì 31 marzo, ore 18, in occasione dell'ARTWEEK, in Sala conferenze Raccolta Bertarelli
Segue visita alla mostra nelle sale dell’Antico Ospedale Spagnolo.