Archeologia invisibile
Tecnologia e archeologia si incontrano al Museo Egizio e danno vita al nuovo progetto espositivo temporaneo che caratterizzerà il 2019 dell’istituzione culturale torinese.
Comunicato stampa
Tecnologia e archeologia si incontrano al Museo Egizio e danno vita al nuovo progetto espositivo temporaneo che caratterizzerà il 2019 dell’istituzione culturale torinese. “Archeologia Invisibile” è il titolo della mostra in apertura il 12 marzo, attraverso la quale il pubblico sarà condotto lungo un percorso che invita a vedere oltre il visibile, guardando all’interno degli oggetti del patrimonio egittologico del Museo grazie all’apporto di strumenti d’indagine e analisi scientifica che ne svelano volti inattesi.
Fulcro dell’esposizione è infatti l’archeometria, l’insieme delle tecniche adottate per studiare i materiali, i metodi di realizzazione e la storia conservativa dei reperti. La collaborazione tra egittologia e scienze esatte (chimica, fisica, radiologia ecc.) nello studio dei reperti della collezione di Torino, dischiude informazioni, altrimenti inaccessibili a occhio nudo, che permettono di ricomporre aspetti ancora ignoti circa la storia degli oggetti: diviene così possibile “interrogarli”, domandare a un vaso, a una mummia, a un sarcofago chi siano davvero e perché oggi si trovino al Museo Egizio. Il visitatore si confronterà così con un percorso straordinario in cinque sezioni tematiche in cui dal connubio fra l’egittologia e le nuove tecnologie - impiegata anche per le modalità espositive, con installazioni multimediali e spazi d’interazione digitale per un’esperienza di visita immersiva - troverà sorprendenti risposte alla sua curiosità, ma anche alle domande degli archeologi nonché a grandi quesiti della scienza.