Archivi d’Affetto – La donna della domenica

Il Circolo del Design, in collaborazione con Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, racconta e reinterpreta la Torino narrata nel celebre romanzo La Donna della Domenica di Fruttero e Lucentini.
Comunicato stampa
Dal 26 marzo fino al 9 maggio, il Circolo del Design – per la quarta edizione del suo
progetto Archivi d’Affetto – aprirà la mostra La donna della domenica: una signora città.
Un percorso espositivo che, grazie al contributo curatoriale di Domenico Scarpa, insieme
ai curatori del progetto Maurizio Cilli e Stefano Mirti, restituisce una lettura inedita della
città attraverso il celebre romanzo di Carlo Fruttero e Franco Lucentini.
La mostra si sviluppa in collaborazione con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori,
nell’anno che segna il cinquantesimo anniversario dell’uscita dell’omonimo film di Luigi
Comencini, e in previsione della celebrazione nel 2026 del centenario della nascita di Carlo
Fruttero.
La donna della domenica nasce dall’amore incondizionato degli scrittori Carlo Fruttero e
Franco Lucentini per la città di Torino, considerato un giallo per consuetudine, ma che
racchiude in sé molto altro.
I due scrittori offrono infatti uno strumento prezioso per analizzare la città, i suoi stereotipi,
le sue verità nascoste. E mentre si segue il filo di questa eccentrica lettura urbanistica,
letteraria e al tempo stesso concreta, si delineano riflessioni che toccano il modo di raccontare
e rappresentare uno spazio urbano.
Torino diventa dunque protagonista di una narrazione stratificata, specchio di luoghi,
personaggi e atmosfere; dalla rappresentazione complessa di una città investita dai flussi
migratori dal sud del Paese, ai segni delle contraddizioni della società borghese scossa dai
cambiamenti.
Fruttero & Lucentini ci mostrano come la letteratura possa diventare strumento di indagine
urbanistica e sociale: ogni strada, palazzo o interno domestico racconta qualcosa non solo
dei personaggi, ma di un’intera comunità.
Una lettura della Torino anni ’70 che diventa occasione per interrogarsi su cosa resta,
cosa è cambiato e come immaginiamo la città di domani.
Il percorso espositivo parte dai taccuini originali di Fruttero e Lucentini, prestati
dall’Archivio di Carlo Fruttero conservato da Fondazione Mondadori, nei quali tra pagine
fitte di appunti e liste, emerge un metodo di lavoro basato sull’osservazione, la decifrazione e
la reinvenzione di un mondo borghese in piena trasformazione. Ad arricchire il percorso, una
selezione di documenti d’epoca restituisce il contesto sociale e culturale della Torino degli
anni Settanta, sospesa tra tradizioni radicate e nuove tensioni.
Il secondo nucleo espositivo è dedicato ai protagonisti del romanzo, ciascuno dei quali
incarna una specifica tipologia umana, contribuendo a disegnare una mappa della città fatta
di stereotipi, manie linguistiche e posture sociali. Attraverso uno sguardo ironico e acuto,
personaggi principali e comprimari vengono messi a fuoco, rivelando le pieghe più sottili delle
loro relazioni.
A completare il percorso, un atlante urbano corredato da apparati visivi e articoli di quotidiani
dell’epoca guida il visitatore tra otto luoghi emblematici de La donna della domenica.
Dalla collina residenziale ai cortili nascosti di Borgo Nuovo, dal Balon al Canale di Regio Parco
si delinea un possibile profilo di Torino, negli anni di gestazione del romanzo.
Il contrappunto contemporaneo sui luoghi del romanzo è affidato al punto di vista proposto
dagli studenti di fotografia dello IED – Istituto Europeo di Design di Torino: esposte in
mostra le riprese video che colgono e interpretano lo spirito di quei luoghi oggi.
Come in ogni episodio di Archivi d’Affetto, non può mancare una residenza d’artista. Il duo
K095c, composto dai progettisti Kinga Raciti ed Emidio Bruno, presenta “Un tizzo d’inferno”,
un progetto inedito nato dalla rilettura del romanzo e dalla visione del film. Un’opera che
mescola media tradizionali, cultura visuale contemporanea e intelligenza artificiale per
riflettere sugli stereotipi della Torino di oggi, mettendo in dialogo passato e presente.
L’apertura della mostra “La donna della domenica: una signora città” sarà introdotta da
Sara Fortunati, direttrice del Circolo del Design, Luca Formenton, Presidente della
Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Maurizio Cilli e Stefano Mirti, curatori di Archivi
d’Affetto, Domenico Scarpa, guest curator della mostra, Kinga Raciti e Emidio Bruno,
founder di K095c e designer in residenza, Paola Zini, direttrice di IED Torino, e Carlotta
Fruttero.
Archivi d’Affetto è un progetto del Circolo del Design di Torino, curato da Maurizio Cilli e
Stefano Mirti, nato nel 2023, che mira a riportare in luce le storie di progettisti e
sperimentatori che hanno sviluppato percorsi professionali fuori dagli schemi e di
grande valore: traiettorie irregolari di figure impreviste che hanno contribuito a plasmare in
maniera profonda l’identità culturale della città.
Con questa nuova edizione di Archivi d’Affetto — afferma Sara Fortunati, direttrice del
Circolo del Design di Torino — il dialogo tra il Circolo del Design e la Fondazione Arnoldo
e Alberto Mondadori si traduce in un confronto interdisciplinare che accende un nuovo
sguardo sulla città e che, sulle tracce de “La donna della domenica”, mescola una pluralità di
voci e visioni portate da studiosi, designer e giovani progettisti per rileggere la città di ieri e di
oggi.
“Mi è capitato di rileggere recentemente “La Donna della domenica”, e questa edizione di
Archivi d’Affetto, ci dà ancora una volta la possibilità di scoprire in quest’opera un vero
esempio di romanzo metropolitano contemporaneo, degno erede di Zola e Balzac” —
aggiunge Luca Formenton, presidente di Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.
CIRCOLO DEL DESIGN
Centro di produzione culturale dedicato all’approfondimento e alla promozione del design contemporaneo. Con un
palinsesto di attività culturali e formative il Circolo contribuisce a rinforzare il sistema del design, crea progetti per
lo sviluppo di opportunità professionali e collabora con le istituzioni per generare progetti a servizio del territorio. Il
Circolo del Design è sostenuto dalla Camera di commercio di Torino. Tra i principali sostenitori: Fondazione
Compagnia di San Paolo, Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Fondazione CRT, Reale Foundation, si
ringrazia Intesa Sanpaolo. Sponsor: Unione Industriali Torino e CNA Torino. Network: New European Bauhaus e
Culture Action Europe.
FONDAZIONE ARNOLDO E ALBERTO MONDADORI
Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori (FAAM) nasce alla fine degli anni settanta con l’intento di conservare e
valorizzare la memoria del lavoro editoriale italiano del Novecento e dei suoi protagonisti, a partire dalle storie
personali e professionali dei due editori e delle case editrici da loro fondate, Mondadori e il Saggiatore. Inoltre
quarant’anni FAAM ha progressivamente ampliato le sue aree di attività. A partire dal fondamentale ruolo nella
conservazione e valorizzazione del patrimonio, costantemente acquisito negli anni, è promossa un’intensa
produzione editoriale capace di raccontare la cultura e la storia dei mestieri del libro. A questa si affiancano
iniziative di formazione e divulgazione come il Master in Editoria, organizzato in collaborazione con l’Università
degli Studi di Milano e Associazione Italiana Editori, il master per illustratori Mimaster Illustrazione, i progetti per le
scuole e la partecipazione alla Fondazione BookCity Milano, di cui FAAM è tra i membri fondatori. FAAM prosegue
il suo impegno attraverso la promozione di incontri, manifestazioni e mostre, dedicandosi inoltre alla diffusione
della cultura italiana nel mondo grazie a progetti integrati come Copy in Italy e Milan, a place to read, che hanno
dato vita non solo a esposizioni itineranti e convegni, ma anche a risultati concreti come la nomina di Milano Città
Creativa Unesco per la Letteratura. Oltre alla sede principale nel quartiere di Villapizzone a Milano, dal 2015
Fondazione Mondadori opera anche attraverso il Laboratorio – prima Laboratorio Formentini per l’editoria –, la sua
sede nel cuore del quartiere di Brera, dove si organizzano corsi, convegni, reading ed eventi in collegamento con
la rete della Città Creative Unesco per la Letteratura.