Archivio paesaggio

Informazioni Evento

Luogo
CSAC - CENTRO STUDI E ARCHIVIO DELLA COMUNICAZIONE
Strada Viazza di Paradigna, 1 Abbazia di Valserena, Parma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Venerdì 9.00 - 15.00

Sabato, domenica 10.00 - 19.00

Vernissage
14/09/2024
Biglietti

Biglietto intero: € 10,00

Per info e riduzioni: https://www.csacparma.it/visita/

Generi
documentaria

L’Italia del secondo Novecento nelle collezioni CSAC

Comunicato stampa

La mostra Archivio paesaggio. L’Italia del secondo Novecento nelle collezioni CSAC è un percorso intorno al tema del paesaggio, delle sue codificazioni e trascrizioni, condotto sulle tracce archivistiche delle trasformazioni che, a partire dal secondo dopoguerra e nel corso di un quarantennio, hanno attraversato l’Italia riconfigurando spazi e territori, aspirazioni e tensioni, immagini e immaginari.

L’esposizione restituisce gli esiti del progetto di ricerca triennale, finanziato dal MUR, e intitolato Accessibilità: dall’archivio fisico all’archivio digitale e ritorno. Progetto di innovazione tecnologica e gestionale per la promozione e la valorizzazione del Centro Studi e Archivio della Comunicazione – CSAC dell’Università di Parma.

L’accessibilità dell’archivio è stata dunque centrale in questo lavoro ed è stata perseguita anzitutto attraverso una massiccia campagna di catalogazione e digitalizzazione che ha interessato le collezioni CSAC (15.422 oggetti digitalizzati e 84.030 record catalografici), sostenuta da una approfondita ricerca sui documenti. Una consistente mole di lavoro che consente al Centro di incrementare l’accessibilità dell’archivio, in termini sia quantitativi sia qualitativi. Allo stesso tempo il lavoro di ricerca ha permesso di attivare collaborazioni con istituzioni internazionali e altri atenei italiani. L’archivio fisico, quindi, quale luogo deputato alla salvaguardia del patrimonio e come insieme interdisciplinare e stratificato di saperi e conoscenze, viene reso accessibile attraverso la digitalizzazione del patrimonio, consentendo così un ritorno in termini di ricerca e di relazioni con l’esterno.

La scelta condotta su una selezione di materiali d’archivio ha dettato l’articolazione del percorso espositivo, che si traduce così in un viaggio attraverso l’Italia del secondo Novecento e allo stesso tempo dentro l’archivio, i linguaggi, i racconti e le sedimentazioni di senso che esso racchiude. I nuclei tematici individuati come tappe di interesse della mostra sono:

  1. Abitare plurale, che indaga le politiche abitative ed edilizie volte a promuovere e sostenere l’accesso di massa alla proprietà privata della casa d’abitazione, attraverso piani di intervento pubblici come INA Casa e UNRRA Casas.
  2. Cultura della tecnica, che mostra, in una prospettiva interdisciplinare, come la componente culturale offerta dalle nuove tecniche e tecnologie sia stata raccontata e valorizzata da piccole e grandi industrie.
  3. Progetto Omega: dalla spazializzazione delle informazioni all’ipotesi di una infrastruttura per la ricerca storica, che ha interessato il Fondo Achille e Pier Giacomo Castiglioni ed è stato realizzato in collaborazione con DAR Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, con nuove modalità di valorizzazione e fruizione dei documenti, declinate in un modello spaziale in grado di produrre narrazioni storiche.
  4. Racconti della città, che individua nelle sale cinematografiche, nei manifesti e nella metropolitana i segni identitari della nuova modernità, in relazione alle periferie sironiane.
  5. La campagna, idea e realtà, che racconta delle diverse interpretazioni di progettisti, fotografi e pittori del tema della campagna e del cambiamento del paesaggio agricolo e sociale.
  6. Paesaggi del turismo, che si enuclea attorno alle tematiche del viaggio e delle sue infrastrutture, delle vacanze di massa e di alto livello.
  7. Raccontare il Sud, che invita a scoprire luoghi all’epoca poco conosciuti, attraverso lo sguardo dei fotografi e gli interventi di trasformazione territoriale.
  8. Paesaggio e immaginario, che mette a confronto diverse grammatiche del paesaggio, ripercorrendone le molteplici narrazioni.

Il coinvolgimento di ricercatori interni, alcuni dei quali molto giovani, e di studiosi esterni al Centro restituisce appieno la natura dinamica e aperta del progetto e conferma la forza attrattiva che anche oggi esercita lo straordinario patrimonio conservato presso CSAC, le cui collezioni continuano a crescere grazie alle nuove acquisizioni e potranno essere sempre più condivise attraverso una serie di progetti in corso che prevedono il ricorso alle nuove tecnologie.

CSAC

CSAC Centro Studi e Archivio della Comunicazione è un centro di ricerca dell’Università di Parma fondato da Arturo Carlo Quintavalle nel 1968. Fin dai suoi primi anni, l’attività è volta alla costituzione di una raccolta di arte, fotografie, disegni di architettura, design, moda e grafica, e all’organizzazione di numerose esposizioni e alla pubblicazione dei cataloghi. Situato oggi nell’Abbazia cistercense di Valserena, conserva materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del Novecento. CSAC conta un patrimonio di oltre 12 milioni di pezzi suddivisi in cinque sezioni – Arte, Fotografia, Media, Progetto e Spettacolo – e oggi è uno spazio multifunzionale, dove si integrano un archivio, un museo e un centro di ricerca e didattica. Una formula unica in Italia che mantiene e potenzia le attività di consulenza e collaborazione all’istruzione universitaria, di organizzazione di mostre e pubblicazione dei rispettivi cataloghi, e di prestito e supporto a esposizioni allestite presso altri musei tra cui: Triennale di Milano, MAXXI di Roma, MoMA di New York, Centre Pompidou di Parigi, Tokyo Design Center, Design Museum di Londra, Museum Folkwang di Essen e Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid.