ARC#IVE/Volume 5 – Guido Le Noci

Informazioni Evento

Luogo
MAC - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA
Viale Elisa Ancona, 6 20851, Lissone, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
03/12/2016

ore 18

Artisti
Guido Le Noci
Curatori
Alberto Zanchetta, Lorenzo Respi
Uffici stampa
CLP
Generi
arte contemporanea, personale

Grazie alla calorosa disponibilità della moglie Eugenia e della figlia Marina , il MAC ha deciso di dedicare il quinto capitolo del ciclo ARC#IVE alla divulgazione di documenti e carteggi afferenti i contatti intercorsi tra Le Noci e il Premio Lissone.

Comunicato stampa

A detta di Vincenzo Costantini, Guido Le Noci era un «puro e onesto idealista». Per Leonardo Borgese era un «eroe martire e vergine», per Pierre Restany un «eterno militante dell'avanguardia, senz'altra risorsa che il suo entusiasmo», per Luigi Carluccio un «mercante dell'insolito che si butta a capofitto nelle imprese più rischiose».
Le Noci aveva ammesso di aver «cominciato a fare il mercante d'arte nel '40, ufficiosamente, e nel '43 ufficialmente, a Como. [...] Prima del '40 avevo fatto tutti i mestieri, dal '25, quando arrivai a Milano dalla mia Puglia, da solo, con un fagotto di sogni nella testa e un altro in mano con dentro la roba personale». La sua prima galleria, aperta a Como nel 1943, si trasferirà a Milano per proseguire la sua "vocazione culturale" fino al 1950. Seguiranno quindi diverse altre collaborazioni con Bompiani, Schettini e il Piccolo Teatro, finché, quattro anni più tardi (esattamente il 17 dicembre 1954, alle ore diciassette) Le Noci inaugura la galleria Apollinaire che lui definiva «aperta alle tendenze più avanzate, o assurde, come spesso sento dire».
In occasione del settantennale del Premio Lissone [1946~2016], il MAC di Lissone rende omaggio alla solerte e carismatica figura di Guido Le Noci, il cui operato all'interno dell'industriosa cittadina lissonese ha lasciato un segno indelebile. A testimonianza di ciò riportiamo le parole di Dino Buzzati, il quale affermava che «se il Premio Lissone attizza le ambizioni dei pittori di tutto il mondo, gran parte del merito è dovuto alla meravigliosa e commovente follia di Guido Le Noci». In qualità di Segretario del Premio Lissone, carica che lo vede impegnato dal 1953 fino al 1961, Le Noci aveva elevato il prestigio della rassegna a livello internazionale, intraprendendo un florido scambio con la Jeune École de Paris, la neonato "scuola Americana" e la compagine dei pittori informali giapponesi. Ed è sempre a lui che dobbiamo il merito di aver visto transitare sul territorio brianteo i grandi nomi della Pittura del secolo scorso.
Grazie alla calorosa disponibilità della moglie Eugenia e della figlia Marina , il MAC ha deciso di dedicare il quinto capitolo del ciclo ARC#IVE alla divulgazione di documenti e carteggi afferenti i contatti intercorsi tra Le Noci e il Premio Lissone. All'interno del percorso espositivo sarà quindi possibile consultare una serie di materiali inediti che negli ultimi mesi sono stati oggetto di studio e di approfondimento. Particolarmente nutrita è la selezione di lettere datate al 1957-1961, che corrispondono agli anni di maggiore vitalità del Premio, tra cui citiamo le missive di Emilio Vedova, Piero Dorazio, Karel Appel, Julius Bissier, Corneille, Achille Perilli, Antonio Saura, Emil Schumacher, Giuseppe Capogrossi, Vincente Aguilera Cerni, Zoran Music, Sadamasa Motonaga, Hisao Domoto, Minoru Kawabata, Kazuo Shiraga e Yasse Tabuchi.
L'Amministrazione comunale e il Museo di Lissone ringraziano gli Eredi Le Noci per aver acconsentito a questo piccolo ma significativo omaggio all'eclettico e pionieristico Guido Le Noci .