Arianna Ellero – Apparentemente astratto
Le opere dell’artista sono una miscela di ingredienti naturali come sabbia, terra, roccia che unite a pigmenti diventano il suono dell’anima delle forme.
Comunicato stampa
Sarà inaugurata venerdì 8 luglio 2016 alle ore 18:30 presso Mirror a Vicenza la mostra dal titolo “Apparentemente Astratto” personale di Arianna Ellero. La pittrice friulana nata a Udine dopo la sua formazione in città natale, si trasferisce prima a Berlino e poi in Svizzera. Le sue opere di grandi dimensioni riprendono lo stile inconfondibile di interpreti come Rotko per la tecnica a “campi di colore, Pollok per la pittura d’azione, Kandinsky per la padronanza dell’uso del colore. Durante il periodo berlinese viene ad affermarsi la sua forza artistica e la massima espressività dei suoi lavori, in questo momento infatti le vengono commissionati i primi quadri fra cui una copia di “Centri concentrici” di Kandinsky. L’artista pur non amando fare copie trae da questo esercizio un potente spunto che sarà alla base delle sue ricerche e successivi studi sul colore. La pittrice è l’interprete attuale di quello stile e di quella tecnica che definiamo come pittura astratta, che è semplicemente il risultato di quel rituale che avviene durante l’esecuzione dell’opera: cioè il compenso materiale da noi fruibile che viene creato con l’impulso energico dei sentimenti, dal movimento influenzato dalla pittura d’azione, dalla forza della creazione. Le opere dell’artista sono una miscela di ingredienti naturali come sabbia, terra, roccia che unite a pigmenti diventano il suono dell’anima delle forme. Nella pittura astratta le forme esistono quanto in qualsiasi altro stile, alla base troviamo una progettazione diversa senza calcoli precisi ma sempre una struttura che andrà a costruire la composizione complessiva che nasce da quella necessità e quel bisogno d’espressione. Sarà possibile confrontarsi con il risultato della creazione dell’artista, che diventa il vero e proprio mediatore fra l’espressione della natura davanti all’interpretazione dell’uomo. La video-installazione abbinata all’esposizione, documenta la performance dell’artista che sulla musica inizialmente lenta e preparatoria si trasforma in un ritmo calzante che accompagna gli impeti spontanei, le danze e la realizzazione dell’opera. Questa mostra è dedicata all’espressività, all’istinto primordiale che scatena la pittura, alla forza del colore, alla natura che diventa astratta e all’astratto che prende forma. Come interpretiamo l’astratto? “Apparentemente astratto” intende essere uno strumento per leggere e guardare oltre la tela, scatenando la fantasia e stimolando un’esperienza sensoriale e visiva unica tralasciando il solito significato globale che viene suggerito dal disegno e dalla rappresentazione più precisa della realtà, ma ricercando un’interpretazione personale che renda possibile una visione più intima dell’arte astratta.