Arianna Piazza – Water Color
La ricerca artistica di Arianna Piazza nasce dal piacere di sfogliare riviste di carattere scientifico come “Focus” dove osserva con interesse le forme, i colori e le sfumature che la natura crea negli organismi viventi visti al microscopio.
Comunicato stampa
Presso Piziarte Home Gallery a Tortoreto Lido,dal 21 Novembre 2013, mostra personale di acquerelli di Arianna Piazza a cura di Manuela Cucinella e Patrizia Alice Cucinella.
Scrive Arianna Piazza
"La mia ricerca artistica nasce dal piacere di sfogliare riviste di carattere scientifico come “Focus” dove osservo con interesse le forme, i colori e le sfumature che la natura crea negli organismi viventi visti al microscopio.
L’ingrandimento di un osso spugnoso, di un petalo, di un fiore o di un capello possono infatti diventare forme irriconoscibili e mostruose.
E’ guardando queste immagini che traggo spunto per le mie opere; non mi limito a copiare queste forme ma le reinvento e le interpreto a modo mio. Nascono così degli ibridi con peli, aculei e protuberanze colorate che danno un senso di gommoso e gelatinoso, contornato da grovigli di linee e masse magmatiche scure. Queste strane forme sembrano quasi parti anatomiche di chissà quale animale, assomigliano ora ad un fegato, ora ad un rene.. suscitano in alcuni casi simpatia, in altri repulsione, sembrano inquietanti pezzi organici geneticamente modificati.
Nelle mie opere non voglio esprimere nessun tipo di malessere interiore o sentimenti ed eventuali emozioni ma voglio solo divertirmi, in quanto per me l'arte deve prima di tutto coinvolgere divertendo e trasportando chi la guarda in un mondo parallelo fatto di elementi fantastici e situazioni immaginarie.
Quando dipingo questi elementi torno alla libertà di immaginazione di quando ero bambina, uso colori sgargianti, forme inventate, fondi più o meno colorati, con pieni e vuoti che lasciano respiro ai miei personaggi che fluttuano sulla superficie pittorica.
Questi personaggi diventano i protagonisti dei racconti che rappresento sulla tela o su altri supporti; diventano degli abitanti di un mondo parallelo, un mondo fatto di piccole creature che considero come degli amici immaginari che mi permettono, quando sto con loro di essere catapultata in uno spazio privo di gravità, dove tutto è sospeso nel vuoto e dove non c'è spazio per le cose reali e i problemi della quotidianità.