Ariel Schlesinger – Hands make mistakes
Finestre rotte, urne distrutte e ricomposte, tappeti incendiati, memoriali senza nomi, grandi fogli che stanno per sgualcirsi, fiamme vive… Non sono lo scenario di un evento catastrofico ma un parziale elenco delle opere in mostra alla Galleria Massimo Minini per la prima personale di Ariel Schlesinger.
Comunicato stampa
Finestre rotte, urne distrutte e ricomposte, tappeti incendiati, memoriali senza nomi, grandi fogli che stanno per sgualcirsi, fiamme vive… Non sono lo scenario di un evento catastrofico ma un parziale elenco delle opere in mostra alla Galleria Massimo Minini per la prima personale di Ariel Schlesinger.
hands make mistakes suggerisce che qualcosa di imprevisto e apparentemente non voluto stia per accadere. Il lavoro di Schlesinger è infatti una costante ricerca sulla trasformazione di un evento negativo in positivo, sullo sfruttamento di qualcosa di non ordinario come possibilità creativa. Così anche dagli errori che le mani del titolo compiono sono nate nuove invenzioni e nuove opere. La catastrofe può essere soggettiva (Catastrophe is subjective è il titolo del suo primo catalogo) e può costituire lo spunto per un approccio diverso, una prospettiva inusuale, un nuovo ragionamento.
Nonostante l'atmosfera sembri disastrosa e si senta la tensione di qualcosa appena successo o in procinto di succedere, il lavoro di Ariel Schlesinger è un messaggio di ottimismo e di geniale creatività, costruita con poesia e sdrammatizzante umorismo. Le bruciature dei tappeti incendiati sono infatti apparentemente controllate e le mancanze di tessuto divengono il nuovo pattern dei tappeti stessi; i vetri rotti delle finestre sono stati fotografati, incorniciati e utilizzati come vetro per le loro stesse fotografie; i frammenti di urne sono stati ricomposti al contrario, come a contenere tutto il mondo esterno, non nascondendolo ma rivelandolo; i memoriali non vogliono ricordare persone ma sono rimandi alla minimal art; i grandi fogli in movimento non si sgualciscono ma si uniscono come in un grande abbraccio. Infine alcune fiamme vive non creano incendi ma trasmettono una sensazione di scampato pericolo (Jusqu'ici tout va bien / Fino a qui tutto bene è anche il titolo di un'altra opera) che rincuora i visitatori. Almeno fin qui...
Nato a Gerusalemme nel 1980, Ariel Schlesinger ha partecipato a numerose mostre internazionali in gallerie e musei. Tra queste segnaliamo le personali alla Kunsthaus Baselland del 2014 e quella al Kunstverein Braunschweig del 2012; la partecipazione alla Triennale di Aichi del 2013; i solo show alla Dvir Gallery e alla Galerija Gregor Podnar del 2014; la personale alla GalerieYvon Lambert del 2012.