Informazioni Evento

Luogo
ALMACH ART GALLERY
Via Gaudenzio Ferrari 3 20123 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

mar-sab | 10.30 -13 | 16 -19

Vernissage
09/05/2023

ore 18

Artisti
Ariel Soulé
Curatori
Luca Temolo Dall’Igna
Generi
fotografia, personale

Nella tradizionale tecnica fotografica osservando in trasparenza un negativo si vede un’immagine quasi
irriconoscibile e rovesciata che crea un particolare effetto di mistero.

Comunicato stampa

Nella tradizionale tecnica fotografica osservando in trasparenza un negativo si vede un’immagine quasi
irriconoscibile e rovesciata che crea un particolare effetto di mistero.
Sviluppando il positivo, tra gli acidi e la superficie della carta sensibile inizia ad emergere una forma che
lentamente appare, tenendoci col fiato sospeso fino alla completa rivelazione. La chimica diventa quindi
alchimia, portando alla vita non solo ciò che il negativo conteneva, ma soprattutto l’idea dalla quale si era
partiti, andando oltre la superficie.
Questo è lo spunto che dal libro di Julio Cortázar “La Bava del Diavolo” ispirò Michelangelo Antonioni nel suo
film del 1966, Blow Up.
Ariel Soulé ne riprende il titolo, ma se ne separa immediatamente per poter esprimere in piena libertà il suo
lavoro basato sul concetto che quasi mai la realtà è ciò che vediamo.
Nel suo studio, per lunghi mesi, Soulé ha scattato con la propria mente immagini non completamente astratte,
ma magicamente concettuali. Selezionate le migliori, ha iniziato a produrre su tele di grandi dimensioni i suoi
“negativi”, ovvero ha “impressionato” le superfici con forme, linee e colori che hanno portato nella sfera del
visibilmente percettibile energie e pensieri altrimenti intangibili.
All’interno della mostra sei opere di grandi dimensioni vengono affiancate a sei fotografie di egual misura,
creando un dialogo tra le due tecniche artistiche.
Il lavoro della fotografa Ingrid Strain è volto all’interpretazione “positiva” dei dipinti, il lato non-visibile delle
opere viene svelato dalle fotografie con lo stesso effetto di magico stupore dello sviluppo della pellicola
negativa.
Come accade nello sviluppo delle fotografie nel passaggio da negativo a positivo, i lavori di Ingrid Strain
permettono alle opere di Ariel Soulé di evolvere in chiave realistica.
Il rapporto dialettico tra arte astratta e fotografia avvicina l’osservatore ad una comprensione più approfondita
dell’opera d’arte. Tuttavia, l’artista lascia che alcune immagini e concetti dei suoi dipinti restino velati, affinché il
visitatore sia libero di trovare una propria e personale chiave di lettura, che gli permetta di comprendere ciò
che le tele vogliono comunicare.
Almach Art Gallery è lieta di essere il luogo in cui Ariel Soulé ha deciso di presentare il suo nuovo progetto. La
galleria vuole infatti essere, come sempre e ancor più, uno spazio per dar voce, con alto volume e intensità, ad
ogni vera e genuina espressione d’arte.