Armida Gandini – A più piani
Armida Gandini (Brescia, 1968) è per la prima volta a Sanremo, ospitata dallo studio di architettura e design Archimania, con la mostra A più piani.
Comunicato stampa
Armida Gandini (Brescia, 1968) è per la prima volta a Sanremo, ospitata dallo studio di architettura e design Archimania, con la mostra A più piani. Questo percorso espositivo è il frutto del dialogo tra l'artista e se stessa, tra l’ispirazione e il suo lavoro, tra questo e la sua esperienza biografica; il cui prodotto è antologizzato attraverso una nuova lettura critica. Archimania accoglie con grande partecipazione le opere di Armida come complemento della propria capacità progettuale e, con la cura della storica e critica d’arte Federica Flore, ne esalta il significato e il peso semantico, nonché il carico estetico di ogni forma artistica che appartiene e che apparterrà a questa pluripremiata artista nella sua parabola creativa.
Il percorso è pensato trasversalmente rispetto all’intera produzione di Armida Gandini. L’idea iniziale è stata quella di sviluppare un itinerario, focalizzato sulla composizione stratificata della memoria come materia plasmata dal tempo.
Di qui la scelta del titolo, A più piani, in modo tale che il percorso evidenzi più chiaramente due piani della memoria: quello “archeologico” (sguardo al passato) e quello “cantieristico” (sguardo al futuro). Lette in questa chiave le opere di Armida recuperano due dimensioni: quella più statica, per quanto sempre narrativa, e quella più dinamica.
Una ricerca della consistenza umana, con una doppia visuale ontologica.
A corredo della mostra, si può trovare il catalogo con il testo critico d’accompagnamento Armida ontologica, nel quale Federica Flore ritrova nelle opere dell’artista bresciana uno spunto per riscoprire l’arte come specchio della vita, riflesso del significato pure delle cose, oltre l’estetica.
Armida Gandini nasce a Brescia nel 1968. Da sempre il tema dell’identità è al centro della sua indagine e occupa un posto di primo piano nei suoi lavori, che si sviluppano mediante linguaggi diversi come la fotografia, il disegno, l’installazione e il video.
Le opere di Armida Gandini sono state presentate in gallerie private e istituzioni pubbliche come Pianissimo Contemporary Art (Milano), Fabio Paris artgallery (Brescia), 41 artecontemporanea (Torino), Galleria dell'Incisione (Brescia), l’Ozio (Amsterdam), Galerie KOMA (Mons), Galeria Mà Arte (Aveiro), Zentrum (Varese), Red Stamp Art Gallery (Amsterdam), Art Center della Silpakorn University (Bangkok), Scuderie Aldobrandini (Frascati, ROMA), MAGA (Gallarate), MART(Rovereto), Biennale di video fotografia (BresciaAlessandria), Fondazione Studio Marangoni (Firenze), Antiche carceri di Palazzo Ducale (Genova). Sono presenti in alcune collezioni private e pubbliche tra cui Skironio Museum Polychronopoulos (Atene), Fondazione Boccaccio (Certaldo, Firenze), Premio Combat - 1° classificata per la Sezione Disegno (Livorno), MAC (Lissone), MUSINF (Senigallia). I video di Armida Gandini sono stati selezionati in vari Festival internazionali di videoarte tra cui Euromediterraneo (Cosenza), 13rd Canariasmediafest (Spain), Fest of Animation and Media-Art Linoleum (Moscow), Mnemonic City Lisbon (Lisbona), Suspension sceneries (Cuzco-Perù), in collaborazione con Visualcontainer (Milano).
Il progetto Noli me tangere viene selezionato per il Premio Gallarate, entrando a far parte della collezione del MAGA, e l'opera Mi guardo fuori vince il premio di Video & fotografia Visible White nel 2014.