Arnaldo Pomodoro – To scratch draw write

Informazioni Evento

Luogo
ABC ARTE
Via XX Settembre 11a (16121), Genova, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

mar-sab: 09:30-13:30 e 14:30-18:30
dom-lun: su appuntamento

Vernissage
20/05/2021

ore 18

Artisti
Arnaldo Pomodoro
Curatori
Flaminio Gualdoni
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale Arnaldo Pomodoro. To scratch, draw, write.

Comunicato stampa

Arnaldo Pomodoro
To scratch, draw, write
20 Maggio – 14 Ottobre 2021

a cura di Flaminio Gualdoni
con testi critici di Michele Robecchi e Federico Giani

Il giorno 20 Maggio ABC-ARTE inaugura a partire dalle ore 18:00 a Genova la mostra Arnaldo Pomodoro. To scratch, draw, write. (L'evento verrà realizzato in presenza e nel rispetto delle normative anti Covid-19)

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro e il patrocinio del Comune di Genova, presenta una trentina di importanti sculture datate dalla fine degli anni Cinquanta ad oggi, ricostruendo la lunga appassionante avventura dell’artista con il tracciare segni indecifrabili che si fanno protagonisti della superficie e della forma.

Dalle prime Tavole dei segni del 1957 e 1960, alle memorabili Cronache, 1976, da Papiro I, 1985-1986, a Torre a spirale, 1999, al grande Arco, 2000, sino ai Frammenti da “L’arte dell’uomo primordiale” di Emilio Villa, 2004, alle Colonne e al Continuum X del 2010, il segno è sempre protagonista della scultura di
Pomodoro, che si evolve in un fluire di “segni non troppo lontani dal simbolo, ma neanche troppo vicini”, scrisse dell’artista Leonardo Sinisgalli, a tramare “una scrittura sconcertante, che sentiamo densa di un fascino nuovo, quasi magnetico”.

Accompagna la mostra un nuovo volume monografico bilingue ABC-ARTE edizioni con saggio del curatore Flaminio Gualdoni, testi critici di Michele Robecchi e Federico Giani ed un ricco apparato di immagini messe a disposizione dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro, che segna un’ulteriore fondamentale tappa del percorso di ABC-ARTE tra i grandi maestri del secondo dopoguerra internazionale.

Arnaldo Pomodoro
To scratch, draw, write

20 Maggio – 14 Ottobre 2021
mar-sab: 09:30-13:30 e 14:30-18:30
dom-lun: su appuntamento

ABC-ARTE
Via XX Settembre 11/A Genova
T.010.86.83.884
[email protected]
www.abc-arte.com

Notizia biografica sintetica dell'artista:

Arnaldo Pomodoro è nato nel Montefeltro nel 1926, ha vissuto l’infanzia e la formazione presso Pesaro. Dal 1954 vive e lavora a Milano.
Le sue opere del Cinquanta sono altorilievi dove emerge una singolarissima “scrittura” inedita nella scultura, che viene interpretata variamente dai maggiori critici. Nei primi anni Sessanta affronta la tridimensionalità e sviluppa la ricerca sulle forme della geometria solida: sfere, dischi, piramidi, coni, colonne, cubi -in lucido bronzo- sono squarciati, corrosi, scavati nel loro intimo, con l’intento di romperne la perfezione e scoprire il mistero che vi è racchiuso. La contrapposizione formale tra la levigata perfezione della forma geometrica e la caotica complessità dell’interno sarà d’ora in poi una costante nella produzione di Pomodoro.

Nel 1966 gli viene commissionata una sfera di tre metri e mezzo di diametro per l’Expo di Montreal, ora a Roma di fronte alla Farnesina: è il passaggio alla grande dimensione. Questa è la prima delle numerose opere dell’artista che hanno trovato collocazione in spazi pubblici di grande suggestione e importanza simbolica: nelle piazze di molte città (Milano, Copenaghen, Brisbane, Los Angeles, Darmstadt), di fronte al Trinity College dell’Università di Dublino, al Mills College in California, nel Cortile della Pigna dei Musei Vaticani, di fronte alle Nazioni Unite a New York, nella sede parigina dell’Unesco, nei parchi sculturali della Pepsi Cola a Purchase e dello Storm King Art Center a Mountainville, poco distanti da New York City.

Numerose sono le sue opere ambientali: dal Progetto per il Cimitero di Urbino del 1973 scavato dentro la collina urbinate, poi non realizzato a causa di contrasti e problemi locali, a Moto terreno solare, il lungo murale in cemento per il Simposio di Minoa a Marsala, dalla Sala d’Armi per il Museo Poldi Pezzoli di Milano, all’environment Ingresso nel labirinto, dedicato all’Epopea di Gilgamesh, fino al Carapace, la cantina di Bevagna realizzata per la famiglia Lunelli.

Memorabili mostre antologiche lo hanno consacrato artista tra i più significativi del panorama contemporaneo. Numerose esposizioni itineranti si sono susseguite in Europa, Stati Uniti, Australia e Giappone.

Si è dedicato alla scenografia sin dall’inizio della sua attività e ha realizzato “macchine spettacolari” per numerosi lavori teatrali, dalla tragedia greca al melodramma, dal teatro contemporaneo alla musica.
Ha insegnato nei dipartimenti d'arte delle università americane: Stanford University, University of California a Berkeley, Mills College. Ha ricevuto molti premi e importanti riconoscimenti: i Premi di Scultura alle Biennali di São Paulo (1963) e Venezia (1964); il Praemium Imperiale per la Scultura 1990 della Japan Art Association e il Lifetime Achievement in Contemporary Sculpture Award dell’ International Sculpture Center di San Francisco (2008). Nel 1992 il Trinity College dell'Università di Dublino gli ha conferito la Laurea honoris causa in Lettere e nel 2001 l’Università di Ancona quella in Ingegneria edile-architettura.

Nel 1995 costituisce la Fondazione Arnaldo Pomodoro con il compito di garantire la conservazione e la valorizzazione della sua opera, dando vita a un'idea visionaria: creare uno spazio inventivo, quasi sperimentale, di studio e confronto sui temi dell'arte contemporanea, dalle avanguardie fino alle più recenti prospettive, mirando a un coinvolgimento, profondo e globale, con le persone e la società.

Per informazioni complete sull’attività dell’artista e per ogni utile approfondimento si rimanda alla consultazione del Catalogue Raisonné online.

Elenco opere allegate:

1- Tavola dei segni, 1960, X, 1960
bronzo, 48,5 × 32,5 cm
(Foto Pietro Carrieri)

2- Torre a spirale, IV, 1999
bronzo, 105 × ø 30 cm
(Foto Giorgio Boschetti)

3- Impronta da L’Arte dell’uomo primordiale di Emilio Villa, 2004
bronzo, 39,5 × 71 cm
(Foto Aurelio Barbareschi)

4- Colonna 1, 2, 3, 2010
bronzo, 260 × ø 17 cm ciascuna
(Foto Dario Tettamanzi)

5- Continuum X, 2010
bronzo, 80 × 198 × 35 cm
(Foto Dario Tettamanzi)

6- Arco, 2000
bronzo, 210 × corda 510 × 20 cm (sviluppo del rilievo: 40 × 782 × 20 cm)
Foto Paolo Magnussat Sartor)