Ars aedificandi. Il cantiere nel mondo classico
L amostra fa conoscere macchine, tecniche e sistemi costruttivi usati nell’antichità per realizzare i templi.
Comunicato stampa
"Ars aedificandi. Il cantiere nel mondo classico” fa conoscere macchine, tecniche e sistemi costruttivi usati nell’antichità per realizzare i templi.
Ars aedificandi sarà visitabile invece per un anno fino al 23 luglio 2023. Prodotta e organizzata da MondoMostre in collaborazione con il Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, diretto da Felice Crescente, è promossa dalla Regione Sicilia, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana.
La sua particolarità sta nel fatto che l'esposizione delle macchine si snoda tra Cave di Cusa e il Parco archeologico di Selinunte.
Come chiarisce il direttore del Parco, la mostra ai fini didattici è interessante per due motivi: intanto, come rilevato da illustri archeologi, sta nel fatto che le macchine così come ricostruite sono ancor più fedeli rispetto ai templi selinuntini; un altro aspetto riguarda invece la possibilità di seguire in modo coerente i diversi momenti, da quello estrattivo dei materiali da costruzione, nel sito di quelle Cave di Cusa attive già dal VI secolo a.C., e quello dello spostamento dei blocchi e della costruzione degli edifici sacri nella zona dell’Acropoli.