Ars in Herbis

Informazioni Evento

Luogo
BEATRICE BURATI ANDERSON ART SPACE & GALLERY
Corte Petriana (vera da Pozzo), Calle della Madonnetta, Venezia, VE, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Durante la settimana di anteprima della Biennale (fino a domenica 21 aprile) la Galleria è aperta dalle
10.00 alle 18.00.

Vernissage
15/04/2024

ore 16 su invito

Generi
arte contemporanea

Con il titolo ARS IN HERBIS, il progetto sviluppa, in chiave filosofica e poetica, il tema alchemico della
trasformazione, visto attraverso l’arte degli erbari.

Comunicato stampa

In occasione dell’anteprima della 60a edizione della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, Beatrice
Burati Anderson è lieta di presentare la prima tappa del suo nuovo progetto, che si svolgerà per tutta la
durata della Biennale.
Con il titolo ARS IN HERBIS, il progetto sviluppa, in chiave filosofica e poetica, il tema alchemico della
trasformazione, visto attraverso l’arte degli erbari.
ARS IN HERBIS è dedicato a Eliseo Burati (1924-1986), eminente figura di ricercatore, farmacista,
erborista, umanista e alchimista, in occasione dei 100 anni dalla sua nascita. Parte del suo erbario personale
sarà esposto in mostra.
Diversi artisti e tecniche artistiche saranno esposti nei suggestivi spazi delle due gallerie nel corso dei
prossimi mesi, seguendo un viaggio in cinque tappe attraverso i diversi stati della materia e dell’esistenza.
Il primo passo, EMANATIO, evoca l'emanazione sottile e misteriosa che costituisce l'“aura” della forma
materiale e che le sopravvive per un certo tempo.
IMPRESSIO ha a che fare sia con il mezzo fotografico sia con la sensazione (probabilmente veicolata dalla
luce) che abbiamo di ogni creatura vivente.
DISSOLUTIO è il preludio all'astrazione, dove la forma si sgretola, seguendo logiche diverse da quelle
letterali.
DISTILLATIO è l'arte di estrarre l'essenza stessa, e si riferisce a un procedimento alchemico e anche alla
poesia.
INCARNATIO chiude il cerchio riportandoci alla forma, con tutta la sua incantevole ed esplosiva
molteplicità di forme, colori, dimensioni e meraviglie sensoriali.
Perfetta espressione di EMANATIO, l'opera in mostra di ANDREA FOGLI, ERBARIO PLANETARIO, è
una serie di disegni realizzati con polvere di pastello blu.
Si tratta di una sorta di “impronte celesti” realizzate dall'artista utilizzando piante vere raccolte dal 2017,
durante diverse passeggiate in luoghi naturali particolarmente significativi, come il Monte Verità, la
Fondazione Baruchello, Piantagione Paradise, Cazalla de la Sierra, Oberammergau o Norcia,
permettendoci di entrare in relazione con l’essenza più sottile sia delle piante che dei loro luoghi d’origine.
ANDREA FOGLI è nato a Roma il 25 dicembre 1959. Ha seguito studi classici e nel 1983 si è laureato in
Filosofia all’Università “La Sapienza” con una tesi sulla filosofia dell’arte di Alberto Savinio. Inizia ad
esporre nel 1985 con la Galleria Ugo Ferranti di Roma con cui ha lavorato per oltre vent’anni.
Ha tenuto mostre personali Rupertinum-Museum Moderner Kunst di Salisburgo (2000), alla Galleria
d'Arte Moderna di Bologna (2002), entrambe a cura di Peter Weiermair, e nel 2006, su invito di Jan Hoet,
al MARTA di Herford in Germania. Nel 2013 una sua ampia antologia di opere è stata esposta al Casino
dei Principi, Musei di Villa Torlonia a Roma, a cura di Claudia Terenzi. Nel 2019 ha raccolto le opere
ispirate al dialogo con la natura, tra cui i disegni dell’Erbario Planetario, al MLAC di Lissone nella mostra
personale “Effemeridi del Giardino” a cura di Aberto Zanchetta. Nel 2023 ha presentato l’intero ciclo del
“Diario delle 365 figure” (2019/2022) al Napoli al Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina in una
mostra curata da Marta Ragozzino.
Tra le principali mostre collettive degli ultimi anni, Eretici Arte e vita al MART di Rovereto curata da
Denis Isaia (2022/23), e Disturbing Narrativies, Parkview Museum di Singapore (2019/20), Intriguing
Uncertainties, Musée d'Art Moderne di Saint-Etienne (2016) e Parkview Museum di Pechino (2018/19),
tutte mostre curate da Lorand Hegyi. Nel 2013 ha esposto al MACRO di Roma nella mostra Ritratto di una
città. Arte a Roma 1960-2001 e in Belgio a Middle Gate Geel ‘13, l’ultima grande mostra curata da Jan
Hoet.
Sue opere sono presenti nelle Collezioni di vari Musei italiani ed europei: MART, Rovereto; Galleria d'Arte
Moderna, Bologna; MARTA, Herford; MACRO, Roma; Ursula Blickle Stiftung, Kraicthal; Parkview
Museum, Pechino/Singapore.