Art in Florence
“Art in Florence” è una mostra collettiva dove artisti di diverse nazionalità, attraverso le loro opere, danno vita a nuovi dialoghi tra riflessione e critica, tra arte e pensiero, ma soprattutto tra arte e vita.
Comunicato stampa
“Godi, Fiorenza, poi che se' sí grande,
che per mare e per terra batti l'ali,
e per lo 'nferno tuo nome si spande!”
( Dante Alighieri- Inferno, canto XXVI)
Firenze e Arte Contemporanea, due termini forse in contraddizione tra loro, due parole che probabilmente nella mentalità comune possono sembrare completamente opposte. Del resto Firenze si sa, è la città d’arte per eccellenza, con una eredità storico-artistica notevole, che se da una parte è sicuramente motivo d’orgoglio, dall’altra può costituire anche un pesante fardello nella promozione e sviluppo di nuove tendenze ed espressioni artistiche
La “Galleria 360” raccoglie la sfida e con la rassegna “Art in Florence” propone e dà vita a nuove e stimolanti occasioni di confronto. “Art in Florence” infatti, è una mostra collettiva dove artisti di diverse nazionalità, attraverso le loro opere, danno vita a nuovi dialoghi tra riflessione e critica, tra arte e pensiero, ma soprattutto tra arte e vita.
L’inaugurazione si terrà Venerdì 7 Febbraio 2014 a partire dalle ore 19.00 presso la Galleria 360, via il Prato 11r Firenze; durante la serata inoltre musicisti jazz suoneranno dal vivo animando la serata e creando un felice connubio tra Arte e Musica.
“Art in Florence” riporta dunque l’arte e la meditazione estetica nel suo luogo d’origine, nel cuore pulsante dell’espressione artistica, dando così vita ad una nuova aurora di scintille innovatrici grazie all’opera di artisti internazionali.
Nella mostra “Art in Florence” potrete quindi osservare ricerche ed espressioni artistiche differenti, proposte eterogenee, che però, pur nelle loro diversità, sono accomunate da una valutazione positiva verso il passato, sentito non come uno ostacolo, ma piuttosto come uno stimolo per guardare al futuro con uno spirito propositivo ed innovatore; del resto come sosteneva Ezra Pound "la tradizione è una bellezza da conservare, non un mazzo di catene per legarci".
Virginia Bazzechi Ganucci Cancellieri