Art Up – Karen Knorr

Informazioni Evento

Luogo
UBI BANCA POPOLARE DI BERGAMO
Piazza Vittorio Veneto 8, Bergamo , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da lunedì a venerdì: 8:20/13:20 - 14:40/16:10

Vernissage
14/07/2014
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Karen Knorr
Curatori
Enrico De Pascale
Generi
arte contemporanea, personale

In mostra un lavoro fotografico dell’artista tedesca Karen Knorr (Francoforte 1954). L’opera è parte di un ciclo assai noto in cui protagonista è il dialogo muto tra natura e cultura, interpretato da animali ritratti all’interno di famosi musei.

Comunicato stampa

"Sono lieto di rinnovare l’invito della Banca Popolare di Bergamo al settimo appuntamento del Progetto Art Up, ideato per consentire ai nostri clienti e a tutti gli appassionati d’arte di conoscere da vicino, con un invito mirato e guidato da apposite schede descrittive, le opere della collezione d’arte antica e contemporanea della nostra Banca.
Proseguendo nel suo programma di valorizzazione del proprio patrimonio artistico, la Banca, con la collaborazione del curatore della raccolta, lo storico dell’arte Enrico De Pascale, espone a partire dal 14 luglio p.v., nella nicchia della Sede di Bergamo, un lavoro fotografico della nota artista tedesca Karen Knorr (Francoforte 1954). L’opera è parte di un ciclo assai noto in cui protagonista è il dialogo muto tra natura e cultura, interpretato da animali ritratti all’interno di famosi musei. Le sue fotografie, di straordinaria eleganza formale, in bilico tra surrealismo e iperrealismo, rivelano un approccio insieme critico e ludico alla società contemporanea. Confidando che l’iniziativa possa costituire un ulteriore ed efficace contributo alla comprensione degli orientamenti più interessanti del panorama artistico contemporaneo, auguro a tutti una buona visione e una buona lettura”.

Osvaldo Ranica, Direttore Generale di Banca Popolare di Bergamo S.p.A.

Karen Knorr
In search of patrimony

1998 - cm 110x110 - Cibachrome a colori su alluminio – Collezione Banca Popolare di Bergamo

La fotografia, parte del ciclo Visitors (1998-2002), mostra l’interno insolitamente deserto (benchè in pieno giorno) del celebre Museo d’Orsay a Parigi, tempio dell’arte francese del XIX secolo. Il fascino magnetico dell’immagine ha origine dal contrasto tra l’atmosfera incantata del luogo, costellato di sculture dei maggiori maestri dell’Ottocento (nell’allestimento dell’architetto italiano Gae Aulenti), e alcune scimmie, che con nostra sorpresa osserviamo passeggiare in primo piano. Lo choc percettivo nasce dall’inatteso accostamento tra lo spazio estetizzante del museo e la condizione di “naturalità” degli animali, tra l’artificiale immobilità delle rappresentazioni artistiche e la vitalità istintiva dei primati. Implicitamente Knorr tematizza il confronto tra la teoria evoluzionistica di Charles Darwin e il processo di selezione e gerarchizzazione delle opere svolto dagli storici dell’arte e dai curatori dei musei. Secondo l’artista infatti ogni museo, in quanto allestito con particolari criteri e determinate opere, è specchio di un’idea della cultura e del Bello che riflette a sua volta l’ideologia della classe dominante. Da un lato Knorr smaschera la finta neutralità del museo, tradizionalmente considerato “al di sopra” della storia, dall’altro ne valorizza il ruolo culturale tramite il ricorso alla scrittura (il titolo o la didascalia della fotografia) che è parte integrante dell’opera. Immagine e testo si supportano vicendevolmente: la prima colpisce l’osservatore con la sua immediatezza, il secondo lo induce a rallentare il tempo della percezione e a riflettere su ciò che vede.

Karen Knorr (Francoforte 1954)
Affermatasi a livello internazionale con la serie Gentlemen (1983), un lavoro sui club maschili inglesi, indaga da anni con un approccio insieme critico e ludico sui codici e i comportamenti della borghesia, sugli hobbies dell’aristocrazia, sul rapporto tra patrimonio artistico e società, sulle relazioni tra natura e cultura (Connoisseurs,1986, Muses and Avatars, 2009). Nel panorama della fotografia contemporanea le sue opere si distinguono per lo stile iperrealista derivante dalla maniacale accuratezza dei dettagli, dalla precisione della messa a fuoco e dal rigore formale delle inquadrature. La lucidità della sua visione è tale che assai spesso si ha l’impressione di trovarsi non davanti ad una fotografia ma a uno specchio. Le sue impeccabili immagini comunicano un senso di glaciale immobilità, come se si fosse davanti a un “tableau vivant”. Ha esposto il suo lavoro in molti musei del mondo, tra cui la Tate Britain, la Tate Modern, l’Art Institute di Chicago. Vive a Londra e insegna Fotografia all’University College of Creative Arts di Farnham.

IL PROGETTO ART UP

Banca Popolare di Bergamo promuove il progetto ART UP, un’iniziativa culturale finalizzata alla conoscenza del proprio patrimonio artistico. Ogni mese, un’opera d’arte diversa facente parte della collezione della Banca, verrà esposta al pubblico nell’atrio della Sede Centrale di Piazza Vittorio Veneto 8, tutti i giorni, negli orari di apertura. Non una semplice presentazione ma un vero e proprio “invito” alla lettura e alla fruizione tramite schede storico-critiche illustrate e collezionabili realizzate per l’occasione dallo storico dell’arte Enrico De Pascale, Curatore responsabile della collezione. Con il progetto ART UP vengono così rese visibili opere d’arte antica e contemporanea normalmente “inaccessibili” perché ubicate negli uffici, nelle filiali, nei caveaux della Banca.
La collezione d’arte della Banca Popolare di Bergamo, che assomma diverse centinaia di opere di età compresa tra il XIV e il XXI secolo (dipinti, sculture, disegni, fotografie, stampe, ecc.), si è formata nel corso di quasi centocinquant’anni intrecciando le proprie vicende con quelle della Banca stessa, fondata nel lontano 1869. Una raccolta ampia e variegata capace di coniugare l’attenzione per la produzione artistica locale e nazionale - da Baschenis a Fra’ Galgario, da Piccio a Manzù, da Ghirri a Boetti - con l’interesse per le proposte più sperimentali della scena internazionale: da Kapoor a Buren, da Armleder a Gillick, da Halley a Yan Pei Ming.
Una varietà di opzioni linguistiche ed espressive che è frutto di precise scelte collezionistiche orientate a rappresentare al meglio il complesso e articolato panorama della cultura artistica passata e contemporanea.

Incontri ravvicinati con la collezione d’arte di Banca Popolare di Bergamo
a cura di Enrico De Pascale