Art Up – Peter Halley
Incontri ravvicinati con la collezione d’arte di Banca Popolare di Bergamo.
Comunicato stampa
“Sono lieto di rinnovare l’invito della Banca Popolare di Bergamo al decimo appuntamento del Progetto Art Up, ideato per consentire ai nostri clienti e a tutti gli appassionati d’arte di conoscere da vicino, con un invito mirato e guidato da apposite schede descrittive, le opere della collezione d’arte antica e contemporanea della nostra Banca.
Proseguendo nel suo programma di valorizzazione del proprio patrimonio artistico, la Banca, con la collaborazione del curatore della raccolta, lo storico dell’arte Enrico De Pascale, espone a partire dal 20 ottobre p.v., nella Sede di Bergamo, un lavoro del celebre
artista Peter Halley (New York 1953) prestigioso esponente della Post-Astrazione geometrica internazionale. L’opera qui esposta, un grande dipinto eseguito con materiali industriali, è rappresentativa della sua pluriennale ricerca sul linguaggio non-figurativo, secondo una poetica che rinverdisce la gloriosa tradizione iniziata nel primo Novecento da Kandinsky e Malevic e proseguita da Mondrian, Albers, Stella, Judd, Newman ecc.
Confidando che l’iniziativa possa costituire un ulteriore ed efficace contributo alla comprensione degli orientamenti più interessanti del panorama artistico contemporaneo, auguro a tutti una buona visione e una buona lettura”.
Osvaldo Ranica, Direttore Generale di Banca Popolare di Bergamo S.p.A.
10-2014
Peter Halley
Not yet titled
2001- cm 163x137 - acrilico, acrilico perlato e metallico su tela,
Collezione Banca Popolare di Bergamo
Con le loro griglie rigidamente geometriche composte da quadrati, rettangoli,
linee regolari e superfici campite con colori piatti e brillanti, le opere di Halley
sono simulazioni parodistiche e ironiche della grande tradizione costruttivista
e astrattista novecentesca, da Mondrian a Judd. Tale atteggiamento critico, tipico della cultura postmoderna che ha caratterizzato gli anni Ottanta, si riscontra a diversi livelli. Innanzitutto nella soppressione diogni tratto soggettivo derivante sia dall’utilizzo di vernici industriali e fluorescenti sia dalla rinuncia all’uso del pennello, che “tradirebbe” l’emotività del pittore tramite il gesto che depone la traccia di colore sulla tela; in
secondo luogo nella negazione dell’assunto essenziale di qualsiasi tipo di
astrazione, cioè la sua conclamata indipendenza dal mondo delle forme reali.
Al di là delle apparenze infatti il mondo figurativo di Halley rinvia a un universo
“concentrazionario” di forme codificate e ad alta referenzialità quali i circuiti
elettronici e i microprocessori dei computer, i disegni a strutture cellulari, le
piante delle autostrade o degli aeroporti, le forme urbanistiche delle metropoli
contemporanee. Con questa parodia smaccatamente allegra e vacua
dell’astrattismo, Halley chiarisce in realtà il significato e Il ruolo egemonico
che la modellazione di tipo matematico ha assunto nei vari settori sociali e
produttivi della società contemporanea.
Peter Halley (New York 1953)
Pittore e raffinato saggista d’arte, Halley si è formato sui testi dello
strutturalismo e del post-strutturalismo, da Baudrillard a Derrida. Fino al 1987
ha fatto parte con Bickerton, Koons e Vaisman della Gallery International with
Monument, ove è nato il movimento cosidetto Neo Geo (o Simulazionismo).
Sorto in contrapposizione alle dominanti correnti di radice neo-espressionista,
al movimento Neo Geo (abbreviazione di neo geometric conceptualism)
aderiscono artisti come Alan McCollum e Ross Bleckner. Come altri neo-stili
degli anni Ottanta anche i Neo Geo si ispirano a linguaggi e forme di periodi
precedenti: in paricolare all’astrazione geometrica di maestri quali Mondrian,
Stella, Kelly. Le variopinte composizioni di Halley sono caratterizzate da colori
fluorescenti (Day-Glo) e da un intonaco sintetico (Rolla-a-Tex) che
trasfigurano l’immagine conferendole una qualità sintetica quasi da prodotto
industriale, dove è bandita ogni traccia di soggettività. Nel 2003 ha esposto
alla mostra Pittura da Rauschenberg a Murakami, 1964-2003 alla 50°
Biennale d’Arte di Venezia.
ART UP è un’iniziativa di carattere culturale con cui la Banca Popolare di
Bergamo intende offrire alla gentile clientela un incontro ravvicinato e
“guidato” con le opere della sua collezione d’arte antica e contemporanea.
Ogni mese, presso l’ingresso della Sede Centrale di Piazza Vittorio Veneto 8,
una nuova opera d’arte (dipinto, scultura, disegno, fotografia, stampa, video,
installazione, ecc.), selezionata tra quelle facenti parte della sue raccolta,
viene proposta al pubblico unitamente a una scheda storico-critica illustrata e
collezionabile realizzata per l’occasione dallo storico dell’arte Enrico De
Pascale, Curatore responsabile della Collezione.
Banca Popolare di Bergamo, appartenente al Gruppo UBI Banca, opera attraverso 354 filiali nelle province di Bergamo, Varese, Monza e Brianza, Como, Lecco, Milano, Brescia e Roma. Fondata nel 1869, la Banca ha costantemente svolto il ruolo di Istituto di riferimento per il territorio in cui opera, distinguendosi per il sostegno all'economia locale e per le iniziative di carattere sociale e culturale.