Arte e tecnologia. Un robot per dipingere con gli occhi

Informazioni Evento

Luogo
MAKE SPAZIO ESPOSITIVO
via Daniele Manin 6/A , Udine , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
21/09/2021

ore 18,30

Curatori
Maria Campitelli
Generi
new media

Nell’ambito di Robotics, Festival di Arte e Robotica e altre tecnologie, III edizione, promosso da Gruppo78 International Contemporary Art, l’evento d’avvio è la mostra “Arte e tecnologia. Un robot per dipingere con gli occhi”.

Comunicato stampa

La mostra s’inaugura il 21 settembre elle ore 18.30 a Make, Spazio espositivo presso
palazzo Manin a Udine. Propone tre nuove creazioni del prof Paolo Gallina, docente di
Meccanica applicata alle macchine e robotica all’Università di Trieste , di cui fondante
è quella che dà il titolo alla mostra “Un robot per dipingere con gli occhi”, realizzata con la
collaborazione del prof Lorenzo Scalera dell’Università di Udine.
Esperto di interazione uomo – macchina, Paolo Gallina è riuscito a declinare il suo
interesse per l’arte con l’attività di ricerca attraverso una profonda analisi di come la
tecnologia stia cambiando le dinamiche umane e interpersonali e, di conseguenza, anche
l’esperienza artistica. Le sue opere sono frutto di una sapiente simbiosi tra robotica,
intelligenza artificiale e ispirazione personale.
“Un robot per dipingere con gli occhi” “Simbiosi” è appunto una performance che prevede
l’interazione con il pubblico.
Un robot dipinge con un colore monocromatico, ad acquerello. La “mano” del robot non è
autonoma, bensì guidata dallo sguardo della persona che accetta di interagire con il robot.
In pratica, il robot traccia segni sul foglio imitando i movimenti degli occhi della persona
misurati in tempo reale attraverso un eye-tracker. Si realizza perciò una simbiosi tra
macchina e uomo. La performance diviene perciò metafora dell’innesto della tecnologia
nella dimensione umana. Evidenza come il progresso muta ogni aspetto della vita, da
quello percettivo, a quello esistenziale, fino a quello artistico. Il fatto che le opere
realizzate posseggano un’estetica incompiuta e naïve è solo la riprova che il futuro è
imperfetto. Per contro, l’intera performance è divertente; la sua “leggerezza” oscura la
riflessione globale. E anche questo aspetto di spensieratezza, fatto di sorrisi, prove e
curiosità, vuole mettere in scena il flusso della vita durante il quale, fortunatamente, poche
volte ci si chiede dove si sta andando. In ogni caso, è nella natura dell’uomo perdere
contatto con la natura.
“Simbiosi” è integrata da altre due installazioni dai titoli “Questa non è un’opera d’arte”
(opera realizzata con la collaborazione di Maurizio Skerlic) e “Questa è un’opera
d’arte” che esplicano il pensiero di Paolo Gallina sul rapporto arte-tecnologia.
V. il link del sito delle opere di Paolo Gallina al MAKE, Spazio espositivo Palazzo Manin :
https://sites.google.com/view/dipinge-con-gli-occhi-21-08-27
Alla presenza delle opere del prof. Gallina si affianca un altro lavoro fondato sulla fusione
arte-tecnologia dell’artista Lucia Flego che presenta un video in proiezione olografica
attraverso un dispositivo di ultima generazione, dal titolo “Planetary Changes”. Il tema, di
estrema attualità, insiste, con l’accompagnamento di alcune foto, sul dissesto dell’ecosistema,
provocato per lo più dall’uomo, ribadendo la necessità di interventi immediati per
salvare il pianeta.
Dice l’artista: La crisi di Covid-19 ha evidenziato più che mai la vulnerabilità dell’uomo e
delle risorse della terra. Abbiamo visto molti cambiamenti nelle aree urbane, nei fiumi, nei
mari. Gli animali sono stati spinti oltre i territori dove una volta erano confinati, in acque
limpide, città vuote con aria più pulita e respirabile. Ora è il momento di cambiare, non solo
per questi effetti temporanei, ma soprattutto per quelli che verranno…..”
La mostra resterà aperta fino al 26 settembre, con la possibilità di intervento da
parte del pubblico a “dipingere con gli occhi”.