Arte Fiera Bologna 2018
Sono 151 le importanti gallerie chiamate a trasformare i padiglioni 25 e 26 di BolognaFiere, a cui si aggiungono 30 espositori legati a editoria, grafica e creatività, per un totale di 181 presenze.
Comunicato stampa
Arte Fiera sarà aperta dal 2 al 5 febbraio con preview il primo febbraio. Sono 151 le importanti gallerie chiamate a trasformare i padiglioni 25 e 26 di BolognaFiere, a cui si aggiungono 30 espositori legati a editoria, grafica e creatività, per un totale di 181 presenze.
Pur mantenendo l’architettura costruita lo scorso anno, che ha ristretto il numero di partecipazioni in favore della qualità, Arte Fiera 2018 propone alcuni nuovi elementi. In programma il 2 e il 3 febbraio il convegno internazionale a cura di Angela Vettese con Clarissa Ricci, intitolato “Tra mostra e fiera: entre chien et loup”, sul tema della crescente ibridazione tra mostre e fiere e tra aspetti culturali e mercantili.
All’interno della MAIN SECTION, alcune gallerie sono state premiate con un’area espositiva più vasta. Si crea così la sottosezione Modernity, il cui concept si rintraccia nell’etimologia del termine, dalla radice latina modo. All’interno di alcuni stand verranno dunque allestite piccole mostre personali di artisti che si ritengono particolarmente attuali, a prescindere dalla generazione a cui appartengono.
Le altre sezioni sono: SOLO SHOW, con una selezione di mostre monografiche, NUEVA VISTA, a cura di Simone Frangi, dedicata a gallerie che intendono presentare artisti e tendenze emergenti, PHOTO, a cura di Andrea Pertoldeo, che presenta una selezione di gallerie di fotografia e PRINTVILLE, a cura di Amedeo Martegani, dedicata alla stampa specializzata internazionale, ai libri d’artista, alle manifatture e ai multipli.
La sezione POLIS, quest'anno si arricchisce includendo: POLIS / ARTWORKS,che dispone in città opere proposte da gallerie partecipanti alla fiera; POLIS / CINEMA con la rassegna “La comunità che viene”, a cura di Mark Nash, che si tiene sia in fiera che al MAMbo e che riflette sul rapporto tra cinema e post comunismo; POLIS / SPECIAL PROJECTS: PERFORMING THE GALLERY , a cura di Chiara Vecchiarelli, che ribadisce l’attenzione all’opera impermanente e al suo rapporto con la galleria come medium, i progetti artistici collaborativi di giovani che hanno deciso di lavorare in una rinascente Bologna underground, raccolti in POLIS/BBQ a cura di Mia D. Suppiej.