Arte in Centro – Visioni / Gianluigi Colin
Mostra collettiva Visione territoriale, fulcro del progetto espositivo Visioni 2014 e curata da Giacinto Di Pietrantonio. In contemporanea, Interferences, mostra personale di Gianluigi Colin, artista e art director del Corriere della Sera, a cura di Umberto Palestini.
Comunicato stampa
Evento promosso dall'Associazione Culturale Naca Arte e dalla Fondazione Fortezza Abruzzo
Nell'ambito del progetto espositivo VISIONI 2014
Appuntamento del circuito espositivo ARTE IN CENTRO- Cultura contemporanea nei borghi e nelle città
GIANLUIGI COLIN
Interferences
a cura di Umberto Palestini
Fortezza Borbonica- Civitella del Tronto (TE)
Inaugurazione: sabato 5 luglio- ore 19.00
dal 6 luglio al 28 settembre 2014
Dopo la mostra fotografica del 2013 dedicata a una delle figure leggendarie del fotogiornalismo internazionale Mario Dondero, quest'anno- sempre all’interno del progetto espositivo VISIONI- viene inaugurata la mostra di Gianluigi Colin, Interferences, a cura di Umberto Palestini, personale di Gianluigi Colin, artista e art director del “Corriere della Sera”.
La mostra costituisce un evento unico poiché l'artista presenterà un progetto site-specific sviluppato attraverso l'interazione tra diversi linguaggi, quali la fotografia, l'installazione, il video e i multimedia. Colin descrive il “caos” dell'ambiente redazionale continuamente bombardato da immagini provenienti, in tempo reale, da tutto il mondo. Come ulteriore sviluppo della personale tenuta recentemente dall'artista al museo di Pordenone intitolata Caos Apparente, Colin riflette sulle interferenze che intaccano alcune immagini durante il processo di trasmissione, impedendone una visualizzazione corretta e completa. Così, la vita di queste immagini destinate a subire una metamorfosi cibernetica e repentina, diventa oggetto della poetica di Colin attraverso un'intervento multimediale che riproduce una sequenza di foto e video dal sapore randomico e quasi ossessivo. La legge universale della derivazione dell'ordine dal caos, si riflette nella realtà visiva di Colin. Infatti, il passaggio dal caos all'ordine avviene nel momento di selezione delle immagini destinate alla stampa del quotidiano. Le opere di Colin si appropriano di alcuni spazi della Fortezza di Civitella del Tronto aprendo multiple finestre sul mondo e sulla rappresentazione di esso. Colin accoglie i visitatori in una realtà fatta di foreste di simboli e architetture estetiche dai molteplici valori espressivi, svelando i sottili meccanismi della comunicazione.
Evento promosso dall'Associazione Culturale Naca Arte e dalla Fondazione Fortezza Abruzzo
Nell'ambito del progetto espositivo VISIONI 2014
Appuntamento del circuito espositivo ARTE IN CENTRO- Cultura contemporanea nei borghi e nelle città
VISIONE TERRITORIALE
a cura di Giacinto Di Pietrantonio
Fortezza Borbonica- Civitella del Tronto (TE)
Inaugurazione: sabato 5 luglio- ore 19.00
dal 6 luglio al 28 settembre 2014
Dopo la mostra Visione animale del 2013 nella quale si era puntata l'attenzione su opere che avevano per tema animali sia reali che fantastici e il nostro rapporto con loro, quest'anno, con la mostra collettiva Visione territoriale -fulcro del progetto espositivo VISIONI 2014 e curata da Giacinto Di Pietrantonio- ci si è voluti concentrare su una delle tradizioni più antiche del territorio abruzzese: la ceramica di Castelli. Un materiale antico e denso di significato, presente come esperienza territoriale sia nella dimensione domestica che in quella artistica. Partendo dal coinvolgimento dell'Istituto di Castelli F. A. Grue e delle maestranze locali, gli artisti Gabriele Di Matteo, Anna Galtarossa, Daniel Gonzàlez, Mark Kostabi, Ugo La Pietra, Alfredo Pirri, Luca Rossi, Matteo Rubbi, Giuseppe Stampone, Vedovamazzei, hanno progettato e concepito delle opere in ceramica. Se la scuola ceramista di Castelli non ha mai smesso di tramandare la sapiente tecnica di lavorazione in maniera autentica, ne tanto meno di attirare l'attenzione degli artisti contemporanei, è vero anche che spesso si è creato un divario tra linguaggio tradizionale e linguaggio contemporaneo. Perciò, questa mostra vuole superare tale distanza, guardando alla tradizione territoriale come ad una presenza viva nel territorio e capace di costituire una possibilità di linguaggio locale rivolto all'internazionalità. Visione territoriale vuole essere anche un'occasione di riflessione e discussione circa l'importanza della fase progettuale del lavoro dell'artista e del metodo di ricerca delle forme, dei materiali e delle tecniche che la nostra tradizione offre come fucina culturale in divenire. L'aspetto educativo e quello formativo si fondono con la necessità di recuperare una "visione del territorio" il più possibile attenta alla tradizione in senso contemporaneo, fino a diventare visione del mondo. Così, la retorica della riproduzione per la rimessa in opera di una scomparsa scultura di Jackson Pollock di Gabriele Di Matteo; i totem giocosi e pelosi volti a rinsaldare il divario tra cultura artigianale ed artistica, spirito e materia di Anna Galtarossa; le immagini ironico-celebrative e ecologiche di Daniel Gonzàlez; l'incontro tra progettualità e artigianato nelle sculture-architetture-nature di Ugo La Pietra; le figure senza volto e tempo di sapore metafisico contemporaneo di Mark Kostabi; la progettualità spaziale di utopiche città fatte di semplici mattoni forati da costruzione, nobilitati dalla colorazione bianca esternamente e fluorescente all’interno di Alfredo Pirri; gli interventi di relazione con lo spazio di internet di Luca Rossi; i luoghi-non luoghi, ovvero le isole vicine e lontane di Matteo Rubbi; l'educazione globale che ci restituisce la molteplicità spaziale-sintetica di New York di Giuseppe Stampone; la forma di vecchi materassi sovrapposti di Vedovamazzei: assumono tutti una nuova forma ceramica progettata appositamente per gli ambienti della Fortezza.
Come per le altre edizioni, gli spazi dedicati alla mostra Visione territoriale saranno i vari ambienti esterni e interni dislocati nell'architettura della Fortezza Borbonica di Civitella del Tronto.