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Nel cuore di Trastevere, l’arte contemporanea e la musica ambient sperimentale si fondono con il Museo Orto Botanico di Roma per dare vita ad un percorso sensoriale in cui immergersi, in una ritrovata dimensione di dialogo tra arte, suono e natura.
Comunicato stampa
Sabato 15 settembre, nel cuore di Trastevere, l’arte contemporanea e la musica ambient sperimentale si fondono con il Museo Orto Botanico di Roma per dare vita ad un percorso sensoriale in cui immergersi, in una ritrovata dimensione di dialogo tra arte, suono e natura.
Il progetto curatoriale presentato da CultRise prende ispirazione dall’ecosistema dell’Orto Botanico. Il visitatore potrà scoprire gli spazi museali attraverso otto interventi inediti site specific progettati da artisti internazionali di arte contemporanea, ospitati dal museo fino al 22 settembre.
James Hillman, Andrew Iacobucci, Jerico, M_O, Moneyless, Giulia Mangoni, SBAGLIATO e Gianfranco Toso, dialogheranno in sinergia con le specie che il Museo tutela e protegge, sperimentando leggerezza, gravità, fughe verticali e sospensioni.
Insieme alla sonorizzazione ambientale all’interno della serra tropicale composta da Studio Orbita, gli artisti contribuiranno ad amplificare l’esperienza del Museo, già sede nell’estate del 1987 dell’installazione sonora di Brian Eno insieme ad Andrew Logan.
RadioCircolo, durante la giornata inaugurale, creerà uno spazio sonoro continuo all’interno dell’Orto Botanico, nel quale si alterneranno Claudio Fabrianesi, il maestro di tabla Sanjay Kansa Banik e i nuovi progetti live di Filippo Scorcucchi, Low Gravity e Studio Orbita, creando una nuova esperienza immersiva dove il confine tra l’osservatore, il suono e la natura si fa più sottile.
Il Museo vivente dell’Orto Botanico rappresenta, per gli artisti, un luogo iconico in cui sperimentare il proprio processo creativo. Il Museo, che si mostra al pubblico attraverso le sue continue trasformazioni, ospiterà l’arte come una nuova specie autoctona da custodire. Protagonista e fonte d’ispirazione di questa ricerca artistica, l’Orto Botanico rappresenta un luogo privilegiato per il dialogo con la città che lo circonda favorendo, in sinergie con le opere e la musica, un’elevazione fisica e ideale.