Arte Ottomana 1450-1600
Nello storico Palazzo Nicolosio Lomellino, un percorso artistico inedito attraverso l’epoca d’oro dell’arte ottomana con circa 70 oggetti, tra cui un Corano appartenuto a Maometto II, tappeti preziosi, ceramiche policrome, raffinati tessuti e una selezione di armi dell’armeria imperiale turca.
Comunicato stampa
FONDAZIONE BRUSCHETTINI, ASSOCIAZIONE PALAZZO LOMELLINO, in collaborazione con COMUNE DI GENOVA: Dal 3 ottobre al 14 dicembre 2014 a Genova la mostra “Arte Ottomana, 1450 - 1600. Natura e Astrazione: uno sguardo sulla Sublime Porta”.
Nello storico Palazzo Nicolosio Lomellino, un percorso artistico inedito attraverso l’epoca d’oro dell’arte ottomana con circa 70 oggetti, tra cui un Corano appartenuto a Maometto II, tappeti preziosi, ceramiche policrome, raffinati tessuti e una selezione di armi dell’armeria imperiale turca.
Genova, 28 luglio 2014 - Dal 3 ottobre al 14 dicembre 2014, a Genova, nello storico Palazzo Nicolosio Lomellino di Strada Nuova – in Via Garibaldi, 7 – si terrà la mostra “Arte Ottomana, 1450 - 1600. Natura e Astrazione: uno sguardo sulla Sublime Porta”, promossa da Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica e Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova, in collaborazione con il Comune di Genova.
Negli ambienti cinquecenteschi arricchiti dai celebri affreschi di Bernardo Strozzi (sec. XVII) del primo piano nobile di Palazzo Lomellino – che quest’anno celebra il suo 10° anniversario dall’apertura al pubblico - per la prima volta in Italia sarà esposta una selezione di oggetti rappresentativi della produzione artistica ottomana, specificamente riferita al periodo 1450 – 1600, che darà vita ad una mostra unica nel suo genere.
Curata dalla Fondazione Bruschettini - che si propone come scopo la promozione e la tutela dell’Arte Islamica e Asiatica - la mostra vuole accompagnare i visitatori alla scoperta dell’arte e della cultura che hanno caratterizzato il periodo di maggiore splendore dell’Impero Ottomano.
Circa 70 oggetti, alcuni dei quali già noti al mondo accademico, altri poco conosciuti e in gran parte inediti, tra cui un Corano appartenuto a Maometto II, completo di dedica al sovrano e un importante Firmano, prestito del Museo di Arte Islamica di Berlino.
Saranno esposti preziosi tappeti del XV e XVI secolo, che nell’immaginario collettivo ben rappresentano il fascino esotico dell’Oriente, raffigurati in molte opere dei più grandi pittori italiani e europei, da Piero della Francesca a Hans Holbein il Giovane; straordinari esempi di ceramiche policrome di Iznik - fra le produzioni fittili più fantasiose ed eleganti nell’intero panorama ceramico islamico - e di produzione tessile ottomana: sete e velluti, broccati in oro e argento che stupiranno il visitatore per la fantasia, gli accostamenti cromatici, la perfezione tecnica e la preziosità. Infine una piccola ma pregiata selezione di armi da difesa, con elmi e testiere da cavallo, marchiati con l’emblema dell’armeria imperiale turca di Sant’Irene, che ricordano la grande potenza militare della Turchia ottomana di quel periodo.
Le opere appartengono per la maggior parte a collezioni private italiane e straniere, integrate da una prestigiosa selezione di prestiti da istituzioni museali che ospitano alcune tra le più importanti raccolte di arte ottomana fuori dalla Turchia.
Fra i musei che presteranno opere conservate nelle loro collezioni spiccano in Italia il Museo Nazionale del Bargello e il Museo Stibbert a Firenze e in Europa il Museo di Arte Islamica di Berlino (Pergamonmusem/ Museum für Islamische Kunst Staatliche Museen zu Berlin - Preußischer Kulturbesitz) e il Museo della Ceramica di Sèvres (Cité de la céramique - Sèvres & Limoges).
Cornice ideale della mostra la città Genova - gemellata con Istanbul (Beyoglu) nel 2013 con l’obiettivo di dare vita a una serie di importanti appuntamenti economici e culturali - che nei secoli ebbe uno storico ruolo di riferimento nei rapporti economici e culturali fra l’Impero Ottomano e l’Europa, come testimoniato anche dall’antica presenza di una colonia Genovese a Istanbul, ancora oggi documentabile nel quartiere di Galata/Pera, l’attuale distretto di Beyoglu.
La mostra sarà particolarmente curata nei suoi aspetti esplicativi didattici, con pannelli di testo che introdurranno lo spettatore a una cultura e produzione artistica poco nota. Una sala sarà dedicata alla proiezione-video, curata dallo studioso americano Walter B. Denny. L’allestimento è firmato dallo Studio di Architettura Luca Rolla. Il catalogo ospiterà saggi introduttivi e schede di tutte le opere con illustrazioni a colori a piena pagina.
In contemporanea all’esposizione di Palazzo Lomellino, si terrà la mostra organizzata dal Comune di Genova “Turcherie. Suggestioni dell’Arte Ottomana a Genova”, dal 3 ottobre 2014 fino al 18 gennaio 2015 presso Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco, in Via Garibaldi 11. Genova e il mondo ottomano tra XVI e XVIII secolo: una storia che si snoda tra documenti, libri, preziosi tessuti e ceramiche, sculture e dipinti che testimoniano l’esistenza di rapporti commerciali e culturali tra la Sublime Porta e l’Antica Repubblica.