Arte Ritrovata. Ritorni in Laguna

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO GRIMANI
Castello 4858, Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

aperto dal martedì alla domenica | dalle 10.00 alle 19.00 ultimo ingresso 18.00

Vernissage
19/12/2023
Generi
arte antica

La mostra permette al pubblico l’incontro con alcune vicende di recupero e restituzione di beni culturali, al fine di sottolineare la virtuosa collaborazione tra il Comando Carabinieri TPC e i vari istituti del Ministero della Cultura.

Comunicato stampa

Il Museo di Palazzo Grimani è lieto di presentare la mostra Arte Ritrovata. Ritorni in Laguna. Organizzata dal Segretariato regionale del Ministero della Cultura per il Veneto con la Direzione regionale Musei Veneto, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e l’Istituto Italiano di Tecnologia.

 

La mostra è ospitata in alcuni ambienti del piano nobile del palazzo e sarà aperta al pubblico dal 19 dicembre 2023 al 25 febbraio 2024. 

 

Arte Ritrovata. Ritorni in Laguna permette al pubblico l’incontro con alcune vicende di recupero e restituzione di beni culturali, al fine di sottolineare la virtuosa collaborazione tra il Comando Carabinieri TPC e i vari istituti del Ministero della Cultura che si adoperano per identificare, salvaguardare e valorizzare le opere sottratte al Patrimonio, in particolare nel territorio della città metropolitana di Venezia.

 

L’esposizione illustrerà diverse casistiche di reato – dalla falsificazione all'esportazione illecita, dagli scavi clandestini alle frodi – valorizzando il lavoro di recupero, restituzione e protezione portato avanti nel corso degli ultimi anni dal Nucleo Carabinieri TPC di Venezia. Sarà inoltre occasione per conoscere i procedimenti di tutela che gli istituti del Ministero della Cultura mettono in atto in sinergia col Nucleo stesso, fino alla valorizzazione dei beni nei contesti di provenienza o all’interno dei musei di appartenenza statale.

 

La mostra espone un insieme diversificato di oggetti, da reperti archeologici di varie epoche e provenienze a opere pittoriche di età moderna, attribuite ad artisti di primaria importanza come, tra gli altri, Giandomenico Tiepolo. Ai pezzi originali sono affiancati una serie di falsi, in un allestimento che stimola il confronto e la curiosità dei visitatori, invitando a osservare quanto mostrato immedesimandosi con le figure professionali che ne hanno permesso il recupero, ritrovando così, come il titolo della mostra vuole esprimere, il legame con testimonianze millenarie del nostro patrimonio culturale.

 

Al progetto di questa esposizione ha collaborato il Centre for Cultural Heritage Technology (CCHT) dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), nato nel 2019 allo scopo di promuovere lo sviluppo di nuove tecnologie per l’analisi, la conservazione e la protezione dei beni culturali. Con una serie di progetti dedicati, finanziati anche dalla Commissione Europea, fra cui spicca il progetto HE RITHMS (GA 101073932) proprio in partnership con i Carabinieri del TPC, il Centro si mostra all’avanguardia nella ricerca finalizzata alla lotta ai crimini contro il patrimonio culturale.