Artemisia Gentileschi. Voce e Pittura
Patrizia Cavazzini, importante studiosa dell’opera di Artemisia e di Agostino Tassi, introdurrà la conferenza di Francesco Solinas del Collège de France, – cocuratore con Roberto Contini delle recenti mostre sull’artista tenute a Milano, Palazzo Reale e a Parigi, Musée Maillol – intitolata “Artemisia Gentileschi. Voce e Pittura”.
Comunicato stampa
La Fondazione Ermitage Italia – continuando la sua mission mirata a offrire stimolanti opportunità di conoscenza e approfondimento culturale a Ferrara – conclude il mese di novembre con un evento straordinario che si terrà lunedì 26 novembre alle ore 17.00 eccezionalmente al Castello Estense nella Sala degli Stemmi.
Protagonista assoluta dell’appuntamento organizzato da Ermitage Italia sarà la grande pittrice seicentesca Artemisia Gentileschi.
Patrizia Cavazzini, importante studiosa dell’opera di Artemisia e di Agostino Tassi, introdurrà la conferenza di Francesco Solinas del Collège de France, - cocuratore con Roberto Contini delle recenti mostre sull’artista tenute a Milano, Palazzo Reale e a Parigi, Musée Maillol – intitolata “Artemisia Gentileschi. Voce e Pittura”.
Solinas - che con Contini prepara una terza rassegna dedicata alla pittrice - illustrerà l'opera della Gentileschi in rapporto alla scoperta di lettere inedite, da lui ritrovate negli archivi fiorentini, che gettano nuova luce sulla personalità dell'artista.
Alcune di queste preziose e inedite lettere - uscite in un volume di fresca pubblicazione, Lettere di Artemisia, presso De Luca Editori, Roma 2011 - saranno lette da Angela Baraldi, che idealmente restituirà la voce ad Artemisia; un’artista piena di talento e di coraggio, una delle grandi donne del Seicento europeo.
A rendere ancora più speciale questo affascinante evento ci sarà Filippo Zattini che con la sua viola accompagnerà musicalmente le letture delle lettere di Artemisia.
La figura e l'opera di Artemisia Gentileschi - grazie alle mostre, agli studi e alle nuove ricerche, ma anche al successo di biografie e romanzi che ne hanno ricostruito in maniera appassionata la vita - hanno goduto di grandissima fortuna recentemente,
Artemisia era figlia di Orazio Gentileschi - pittore di formazione toscana, fra i primi seguaci di Caravaggio a Roma – artista in grado di fondere l'intenso luminismo derivato dai modelli caravaggeschi con l'eleganza lineare del disegno fiorentino del tardo Cinquecento.
Artemisia si forma come pittrice nella casa del padre, in via Margutta, fra artisti, modelli, appassionati di pittura, un entourage spesso frequentato da personaggi equivoci e pericolosi, che sembrano tessere intorno alla giovane quella rete che la porterà a fidarsi di Agostino Tassi, il pittore imprenditore, collaboratore anche di Orazio, protagonista, insieme a lei, del processo per stupro del 1611.
Anche dalle deposizioni del processo si evince "la passione di Artemisia", per citare il titolo di un romanzo di successo di cui l'artista è protagonista: la pittura. Aveva cominciato da giovanissima a dimostrare il suo talento e anche per lei, nei primi anni del secolo, il pittore di riferimento non poteva che essere Caravaggio: naturalismo, pittura dal modello, effetti di chiaroscuro. Dopo il drammatico processo, Artemisia abbandona Roma per Firenze e viaggiando poi in Italia e in Europa, costruisce la sua fama di pittrice.
Un appuntamento quindi assolutamente da non perdere - che mischia arte, letteratura e musica - aspetta il pubblico della Fondazione Ermitage Italia lunedì prossimo al Castello Estense.