Artes Mechanicae
Nella mostra Artes Mechanicae, dedicata alle “macchine sceniche” del maestro Luciano Minestrella, il teatro si raffigura in opere – dal Rinascimento ai congegni contemporanei – che occupano le stanze della Casa dei Teatri come installazioni che il visitatore attraversa seguendo un percorso conoscitivo.
Comunicato stampa
Nella mostra Artes Mechanicae, dedicata alle “macchine sceniche” del maestro Luciano Minestrella, il teatro si raffigura in opere - dal Rinascimento ai congegni contemporanei - che occupano le stanze della Casa dei Teatri come installazioni che il visitatore attraversa seguendo un percorso conoscitivo.
Nuove macchine teatrali straordinarie in scala, create attraverso il lavoro del dettaglio e della limatura. Un artigianato che diventa arte della falegnameria, del cesello sul legno di piccoli oggetti che riproducono gli antichi marchingegni e altri nuovi che si avventurano verso un piano fantastico pieno di echi.
Dal 27 giugno al 6 ottobre 2013, a dare il benvenuto al visitatore nella prima stanza c'è la grande macchina scenica dell’Ippogrifo, che invita il pubblico a salire idealmente sul suo carro per intraprendere il viaggio.
La seconda stanza è il luogo della ricerca storica, della scoperta, delle radici e delle tracce delle Artes Mechanicae. Tre modelli di macchine sceniche progettate e realizzate nel Quattrocento a Firenze testimoniano il genio di grandi menti quali Filippo Brunelleschi e Filippo D'Angelo detto il Cecca, la capacità costruttiva delle botteghe artigianali e la forza narrativa degli ingegni creati.
A fare da ponte tra il passato rinascimentale e il tempo attuale c'è il modello della macchina scenica per il racconto della Natività, progettata e realizzata nel 1995 da Luciano Minestrella.
Nella terza stanza il modello della macchina scenica Contaminazioni propone una Nike di Samotracia a grandezza naturale mentre in quello di Riah Azpar campeggia un David di Donatello che sovrasta una porzione di deserto in miniatura.
L'Uomo Vitruviano dentro un quadrato immerso in un grande cerchio campeggia nella quarta stanza. Ai suoi piedi il modello della macchina scenica Sine Tempore. Due piccole macchine fanno all'immagine leonardesca da cornice: Uccello, un omaggio allo studio di Leonardo sul volo degli uccelli e La lampada, frutto di una ricerca sulla illuminazione per spettacoli.
Nell'ultima stanza si entra in una bottega artigiana sospesa tra il passato e il presente. Oggetti, progetti, strumenti di lavoro fissati come in una foto per indurre il visitatore a mettersi in gioco e sentire il bisogno e il piacere di divenire lui stesso progettista e costruttore... dei propri sogni.
La mostra, promossa da Roma Capitale, da Biblioteche di Roma e da Teatro di Roma, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, è a cura di Luciano Minestrella e Vera Soledad Minestrella de
La Mirabilis Teatro societas.
Il giorno dell’inaugurazione, giovedì 27 giugno 2013 alle 12.00, insieme all’artista Luciano Minestrella intervengono: Pino Di Buduo, regista; Roberto Gandini, regista; Vera Soledad Minestrella, co-curatrice della mostra.
A SETTEMBRE SONO PREVISTI LABORATORI DI MANIPOLAZIONE
a cura de La Mirabilis Teatro societas
Laboratorio per bambini delle scuole elementari (età: 6-10 anni)
All'interno di contenitori di legno elaborazione con carta, legno, corde di elementi presenti nel nostro cielo quali nuvole, pianeti, sole, luna... in movimento.
sabato 14 settembre 2013 – ore 14.00 / 18.00
(pausa merenda al sacco ore 16.00 / 16.30)
Numero partecipanti: 20
Laboratorio per ragazzi delle scuole medie (età:11-13 anni)
All'interno di contenitori di legno elaborazione di figure mitologiche quali Apollo e il suo carro, Giove ed Europa... in movimento nel cielo popolato di nuvole, pianeti, sole, luna.
sabato 21 settembre 2013 - ore 14.00 / 18.00
(pausa merenda al sacco ore 16.00 / 16.30)
domenica 22 settembre 2013 – ore 10.30 / 12.30
Numero partecipanti: 20
Laboratorio per ragazzi delle scuole superiori e oltre (età: 14-25 anni)
Lavoro intorno all'Ippogrifo per la realizzazione di macchina scenica.
Dell'Orlando Furioso vengono proposti quei passi in cui si fa menzione di questo personaggio mitologico.
venerdì 27 settembre 2013 - ore 15.00 / 17.30
sabato 28 settembre 2013 - ore 15.00 / 17.30
domenica 29 settembre 2013 – ore 11.00 / 13.00 e 14.00 / 17.00
Numero partecipanti: 15
Tutti i laboratori sono GRATUITI e APERTI A TUTTI con
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA all’indirizzo [email protected]
“La Mirabilis Teatro societas”, di cui Luciano Minestrella è fondatore e direttore artistico, opera in quel territorio chiamato Teatro seguendo un percorso che, dopo un intenso lavoro di ricerca e studio del Rinascimento italiano e sperimentando quel rapporto tra l'arte e le botteghe artigianali fiorentine nel 400, si è andato consolidando in una sorta di teatro scenografico.
La scenografia diviene così una presenza significativa, non un creare l'ambiente entro il quale il racconto si muove, ma una simbiosi con il racconto stesso e in alcuni casi, come molte delle produzioni della società lo dimostrano,un divenire il racconto stesso.
Per espletare queste funzioni la scenografia deve assumersi un ruolo, acquistare una sua autonomia,
trovare una gestualità vitale.
Fanno così il loro ingresso nel lavoro della compagnia le macchine sceniche.
Esse rappresentano la pulsione vitale della storia da narrare, sono il corpo che si prende lo spazio dove
esprimersi in un movimento costante. E il suo movimento non è la ripetizione meccanica di un gesto ma il ritmo vitale che spoglia della materia fredda quell'oggetto e lo eleva a soggetto narrante.
Qui si definisce l'esperienza teatrale de “la Mirabilis Teatro societas” un teatro fatto con le stesse mani dei suoi operatori, un teatro dove la materia diviene parola, azione, storia.
Si iniziano così a progettare e costruire grandi macchine sceniche affidando ad esse il racconto di storie antiche e della vita del tempo presente.
La prima, dopo l'immersione nella rinascimentale Firenze artigiana, è la Natività. Questa macchina scenica ancora aveva in sé la continuità della tradizione e nello stesso tempo poneva le basi di una nuova visione dove la prospettiva e i punti di fuga non erano più verticali ma orizzontali quali il racconto della Natività, mai rappresentata con macchine sceniche, richiedeva.
Il portare “ in basso” quello che i grandi architetti, animatori dei sacri eventi rinascimentali, avevano collocato “in alto” ha rappresentato il ponte che ha condotto Luciano Minestrella, progettista e realizzatore di tutte le macchine sceniche, al tempo presente. Così le storie di oggi sono raccontate grazie al mestiere appreso dalle botteghe antiche di Firenze e recuperando il patrimonio tecnico ed artistico degli artigiani del suo piccolo paese nativo.
Le macchine sceniche di Luciano Minestrella dovevano essere grandi, lo spettatore doveva essere investito dalla loro presenza, la materia con cui realizzarle, il legno, doveva dare un corpo sempre presente e visibile al racconto. Così è stato e questi lavori sono stati proposti in chiese, teatri e parchi. Lavori che si vanno accumulando man mano nel buio di un magazzino.
Può capitare di fermarsi per qualche ragione, solo allora ci si accorge di quello che si è prodotto e ritornano in mente le emozioni impresse sui volti di chi ha assistito a quelle rappresentazioni.
Ci si convince che sarebbe un errore lasciare tutto in preda all'oblio, allora di quel luogo si spalancano le finestre, si aprono le porte e subito la luce del sole e il profumo dell'aria infonde a quei corpi accantonati una nuova vita che si è cercato di interpretare e, dopo un tempo di riflessione, si è deciso di dare a loro voce per una nuova narrazione con il progetto Artes Mechanicae.
Artes Mechanicae è una mostra di modelli di macchine sceniche progettate e realizzate dai grandi architetti a Firenze nella prima metà del Quattrocento per le Sacre Rappresentazioni. A questi si aggiungono altri modelli di macchine sceniche progettati e realizzati la Luciano Minestrella per spettacoli de “la Mirabilis Teatro societas”.
Il termine modello è improprio, riduttivo. Queste creazioni sono l'ultima elaborazione di un percorso di ricerca e di progettazione intorno ad un tema scelto.
Esse, in questa nuova vita, racchiudono la ricchezza della ricerca effettuata, il definito della grande macchina e il ricordo delle emozioni suscitate sul pubblico nelle numerose rappresentazioni.
Luciano Minestrella