Artifacts

Informazioni Evento

Luogo
UNIVERSITA' CA' FOSCARI - SAN SEBASTIANO
Dorsoduro 1686 (30123) Venezia, Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì-venerdì 10-18; sabato 10-13

Vernissage
27/08/2012

ore 18

Contatti
Email: comunica@unive.it
Catalogo
Catalogo: Terraferma Edizioni
Biglietti

ingresso libero

Patrocini

Enti promotori: Università Ca’ Foscari Venezia, Centro di Alti Studi sulla Cultura e le Arti della Russia - Csar, Accademia Statale delle Arti e dell'Industria Stroganov di Mosca

Artisti
Francisco Infante Arana, Nonna Goriunova
Curatori
Matteo Bertelé, Kirill Gavrilin
Generi
fotografia, doppia personale

Attraverso perfette forme geometriche, il quadrato, il triangolo, il cerchio, a tratti cristalline e trasparenti, Francisco Infante e Nonna Goriunova, tra i maggiori protagonisti della scena artistica russa contemporanea, presentano a Venezia, nella Sala delle Colonne del campus cafoscarino di San Sebastiano, i loro “Artifacts”

Comunicato stampa

Lunedì 27 agosto alla presenza degli artisti l’inaugurazione della mostra che avrà sede a San Sebastiano fino al 29 settembre

GLI ARTIFACTS DI INFANTE E GORIUNOVA

A CA’ FOSCARI LA MOSTRA DEI DUE ARTISTI RUSSI

L’esposizione nasce da un progetto condiviso tra il Centro di Alti Studi sulla Cultura e le Arti della Russia di Ca’ Foscari e l’Accademia Statale delle Arti e dell’Industria Stroganov di Mosca

VENEZIA – Attraverso perfette forme geometriche, il quadrato, il triangolo, il cerchio, a tratti cristalline e trasparenti, Francisco Infante e Nonna Goriunova, tra i maggiori protagonisti della scena artistica russa contemporanea, presentano a Venezia, nella Sala delle Colonne del campus cafoscarino di San Sebastiano, i loro “Artifacts”: 28 fotografie 50x50 su carta Ilford, che rappresentano dinnanzi ai nostri occhi un universo misterioso e parallelo e raccontano il nostro approccio all’infinito e all’eterno, filtrato da una natura che è insieme luogo accogliente dei segni dell’uomo e segno in se stessa.

La mostra sarà inaugurata, alla presenza degli artisti e dei curatori, lunedì 27 agosto alle ore 18. L’ingresso è libero, per tutta la durata della rassegna (sino a sabato 29 settembre; lunedì-venerdì dalle 10 alle 18; sabato 10-13).

Paesaggi e stagioni, luci e bagliori, che rinviano a un’aggiornata e originale temperie simbolista, in cui vengono coscientemente riprese le radici dell’Avanguardia russa dell’inizio del Novecento,in un dialogo fruttuoso con le tendenze dell’arte Occidentale a partire dagli anni Sessanta del XX secolo.

La mostra nasce da un progetto condiviso tra il Centro di Alti Studi sulla Cultura e le Arti della Russia (CSAR) dell’Università Ca’ Foscari Venezia e l’Accademia Statale delle Arti e dell’Industria Stroganov di Mosca, dove i due artisti hanno studiato, in una decisiva esperienza di formazione, come sottolinea in catalogo Kirill Gavrilin, preside della Facoltà di Storia dell’arte dell’Accademia stessa. Gavrilin è uno dei curatori della mostra, insieme a Matteo Bertelé dello CSAR. «Non è la prima volta che Francisco Infante e Nonna Goriunova espongono a Venezia - afferma Bertelé- in questa occasione viene finalmente presentata una retrospettiva a tutto tondo, estesa a quarant'anni di attività e incentrata sulla produzione artistica più matura, innovativa e duratura del duo artistico, gli “Artefatti”, eventi in cui la natura e gli oggetti creati dagli artisti interagiscono in un rapporto dialettico, impresso dalla macchina fotografica».

La rassegna si avvale inoltre, nell’agile catalogo in lingua inglese predisposto per la circostanza (edizioni Terra Ferma), di un importante saggio di John Bowlt e Nicoletta Misler, due tra i più eminenti studiosi al mondo sull’arte russa del Novecento.

Francisco Infante (Vasil'evka, regione di Saratov 1943) nasce in Unione Sovietica da padre spagnolo e madre russa. Trasferitosi a Mosca negli anni Cinquanta, nel 1962 si iscrive all'Istituto (oggi Accademia) delle Arti e dell'Industria Stroganov di Mosca, dove nello stesso anno conosce Nonna Goriunova (Mosca, 1944), sua futura moglie, con la quale costituirà un duo artistico che per longevità e coerenza artistica non ha pari nella storia dell'arte russa contemporanea. Negli anni Sessanta milita nel collettivo cinetico "Dviženie" (Movimento), con il quale nel 1977 partecipa a Venezia, seppur a distanza, alla Biennale del Dissenso. Dal 1968 realizza, in coppia con Nonna Goriunova, gli artefatti, eventi di interrelazione tra natura e arte, fissati dall'obiettivo della macchina fotografica in un'asciutta documentazione.