Arturo Nathan – Il contemplatore solitario

Informazioni Evento

Luogo
MART MUSEO D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO
Corso Angelo Bettini 43, Rovereto, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
27/01/2022

no

Biglietti

Intero 11 €, ridotto 7 € (biglietto unico per tutte le mostre in corso)

Artisti
Arturo Nathan
Generi
personale, arte moderna

In occasione del Giorno della memoria, il Mart dedica un Focus ad Arturo Nathan, pittore triestino deportato e morto in un campo di concentramento.

Comunicato stampa

In occasione del Giorno della memoria, il Mart dedica un Focus ad Arturo Nathan, pittore triestino deportato e morto in un campo di concentramento. Attorno a una ventina di opere, si costituisce un progetto espositivo che rende conto della breve carriera dell’artista, con opere realizzate negli anni Venti e Trenta del secolo scorso.

Arturo Nathan nasce a Trieste nel 1891, da genitori di famiglia ebraica. In contatto con gli ambienti artistici e letterari, partecipa a numerose mostre. Conosce Giorgio de Chirico, le cui atmosfere sospese e di inquietante mistero insieme all'amore per il passato classico ispirano la sua ricerca. Tra il 1926 e il 1929 si avvicina al post-espressionismo e al Realismo magico. In seguito alla promulgazione delle leggi raziali dell'Italia fascista, è costretto al confino, prima nelle Marche e poi nel campo di prigionia di Carpi. Nel 1944 viene deportato nel campo di concentramento di Bergen Belsen e poi trasferito in quello di Biberach am Riss, dove muore il 25 novembre 1944.

Arturo Nathan nasce a Trieste nel 1891, da genitori di famiglia ebraica.
In contatto con gli ambienti artistici e letterari, partecipa a numerose mostre. Conosce Giorgio de Chirico, le cui atmosfere sospese e di inquietante mistero insieme all'amore per il passato classico ispirano la sua ricerca. Tra il 1926 e il 1929 si avvicina al post-espressionismo e al Realismo magico. In seguito alla promulgazione delle leggi raziali dell'Italia fascista, è costretto al confino, prima nelle Marche e poi nel campo di prigionia di Carpi. Nel 1944 viene deportato nel campo di concentramento di Bergen Belsen e poi trasferito in quello di Biberach am Riss, dove muore il 25 novembre 1944.